Time out per lo sciopero degli autotrasportatori. Dopo ben 48 ore di disagio si torna alla normalità, anche se si continua comunque a lottare. Insomma, protesta finita ma vertenza aperta. Revoca dei presidi nei punti nevralgici e costituzione di un tavolo permanente alla Regione Siciliana con la partecipazione degli autotrasportatori e della committenza: questo quanto deciso ieri al PalaRegione di Catania dall'incontro delle organizzazioni sindacali con i grandi gruppi della Grande distribuzione organizzata. IL CONTRIBUTO DELLA REGIONE: Musumeci aveva fatto promesse quando nel pomeriggio del 23 era andato ai caselli di San Gregorio per fornire sostegno ai manifestanti. Ebbene, il presidente ha dato seguito alle sue parole, destinando ulteriori 10 milioni di euro agli autotrasportatori siciliani. Somma definitiva e dunque non un 'pozzo senza fondo'. La cifra consentirebbe di sostenere le spese di traghettamento (da Messina alla Calabria e viceversa), fornendo l'erogazione della metà del costo complessivo del pedaggio per tutti i camionisti in transito verso la penisola. Accordo che avrebbe 'risolto' anche la questione del sostanzioso aumento di 400 euro in più a tir per le solite destinazioni, a carico unico del commitente (ovviamente). Intanto le aziende si sono impegnate per far ripartire il mercato nella maniera più celere possibile. Avviata la ripresa delle consegne e previsto un aumento del pagamento del lavoro per tutti i camionisti che con la Regione presenzieranno al tavolo che sarà aperto dal governo a Roma. Situazione in divenire: grande senso civico quello mostrato da tutti i protestanti verso i cittadini e le imprese siciliane, ma anche nazionali. Operativi in tutti i sensi: questo quanto fatto trasparire da Marco Falcone, assessore alle Infrastrutture e ai Trasporti della Regione. Già dalle 9,30 di questa mattina, infatti, si ingrana per portare la vertenza a Roma. Prevista a tal proposito la riapertura dei lavori del tavolo tecnico - convocato in maniera permanente - voluto dal governo Musumeci con autotrasportatori, produttori e rappresentanti della Gdo, così da revisionare ulteriormente le proposte di accordo fra le parti. Nonostante l'emergenza estera in atto, il governo Draghi non può più chiudere gli occhi. Ed è per questo che Falcone ha annunciato il suo arrivo a Roma per la prossima settimana: l'obiettivo è quello di parlare col ministro Giovannini per cercare di intervenire in campo con azioni efficaci ed efficienti.