Una passione nata da bambino, che si trasforma in sogno per poi diventare obiettivo. Il calcio è questo per Alessio Castellini, difensore rossazzurro cresciuto a pane e calcio a Brescia, sua città natale. Proprio nelle Rondinelle, il classe 2003, ha compiuto tutta la trafila nelle giovanili, ottenendo poi convocazioni in prima squadra e la maglia da titolare durante le amichevoli estive, per poi prendere parte al progetto di rinascita del Catania SSD. Il rapporto con il club biancoazzurro si interrompe a Luglio 2022 a causa di retroscena societari in cui poco centra l’atleta: “Inutile nascondere che inizialmente l’ho vissuta male -racconta Castellini- a Brescia volevo restarci, ma sono stato messo in mezzo a vicende societarie legate principalmente all’esonero di mister Pippo Inzaghi e allo scontro con il presidente Cellino per non aver rispettato le clausole del contratto, insomma una sorta di ripicca per questioni di procuratori in comune”. Vero è che si chiude una porta e si apre un portone per Alessio Castellini, infatti, le offerte non si sono fatte attendere e la svolta è arrivata con la chiamata del direttore sportivo Antonello Laneri: “Il direttore ha chiamato direttamente mio zio, che è adesso è il mio procuratore - spiega con un accenno di sorriso il difensore rossazzurro - ha spiegato il progetto di rinascita e l’obiettivo del gruppo; ed è bastato questo per convincerci. Nonostante le offerte ricevute da squadre di Serie C come Pergolettese, Mantova o Fiorenzuola, abbiamo capito subito che Catania sarebbe stata la scelta giusta, in primis per la piazza che rappresenta e poi per il progetto vincente; a mio avviso aveva poco senso andare in Serie C per fare un campionato mediocre, qui sappiamo tutti dal primo giorno di avere un unico obiettivo: vincere”. Alle pendici dell’Etna il promettente difensore sta vivendo quindi la sua prima esperienza lontano da casa e come spiega lui stesso qui sta bene: “Quest’esperienza a Catania la sto vivendo benissimo, a fare la differenza sono sicuramente i compagni di avventura perché sono tanti i ragazzi miei coetanei e abbiamo legato subito. Ricordo che io e Michele Forchignone siamo arrivati lo stesso giorno, ad inizio agosto seppur l’ufficialità è arrivata soltanto giorno 9; lui è sicuramente la persona con cui ho legato di più insieme a Mattia Vitale. Poi il mister con noi è quasi un papà e gli over sono sempre a disposizione e pronti a dare dei consigli”. La coesione del gruppo è visibile in campo ma percepibile anche attraverso i contenuti social che vengono pubblicati dai componenti della squadra durante la settimana e Castellini ci racconta i retroscena: “Quello che anima di più lo spogliatoio è Peppe Rizzo, poi tra battutine e risate in realtà un pò tutti, ma soprattutto i grandi da Sarao a Sarno passando per De Luca e Lorenzini, realmente tutti. Al momento non abbiamo riti scaramantici, se non la foto su Instagram pubblicata da Rizzo dopo ogni vittoria con la scritta tipicamente catanese “Pattenu i cavaddi”, l’ha pubblicata per la prima volta dopo l’esordio a Ragusa e adesso la facciamo dopo ogni vittoria, finchè porta bene continueremo”. Maturo in campo e non solo, Castellini non può che sorridere parlando di quanto la sua famiglia sia soddisfatta del percorso che ha intrapreso: “È stato un anno strano per me, mi allenavo sempre in prima squadra e coniugare il tutto con l’ultimo anno di scuola non è stato semplice, a giugno mi sono diplomato all’istituto tecnico indirizzo Finanza e Marketing, con un voto che ha reso felici tutti a casa: 82/100. Il merito in realtà è anche un pò di mia sorella Sara, a cui dovrei fare una statua per tutti i compiti di matematica in cui mi ha aiutato. Poi adesso quest’esperienza qui li ha resi felici, mio padre e mia sorella sono già venuti a Catania settimana scorsa per assistere alla partita contro il Locri, mamma verrà presto spero; io intanto ho già in programma di tornare a Brescia a novembre durante un mio giorno libero per salutare tutti gli amici e non solo… Diciamo che a casa ho lasciato qualcuno con cui stava per nascere qualcosa. A parte il lato affettivo non mi manca nulla -continua Castellini- la società è attenta a tutte le nostre esigenze e i direttori sono sempre aperti al dialogo, la cosa di cui vado fiero al momento è la fiducia che mi sta dando il mister e ogni domenica cerco di ripagarla sul campo con le prestazioni”.Si chiude una porta e…
Tra divertimento e vittorie è stato semplice ambientarsi
Legami indissolubili e soddisfazioni personali