Polemica a tutto spiano. Una raccolta di firme per l’apertura di una pratica a tutela del magistrato di Catania Iolanda Apostolico, trovatasi nella bufera per non aver respinto il trattenimento di tre migranti richiedenti asilo nei Cpr. I tre, fra cui un extracomunitario che aveva già fatto ingresso nel paese ed era stato respinto una prima volta, adesso sono liberi di circolare. Per ora sono una decina i consiglieri che l’hanno sottoscritta.
Nel documento si parla di “autentici attacchi all’autonomia della magistratura” venuti da esponenti della maggioranza e “persino” dalla presidente del Consiglio. Nel documento, inoltre, si censura la “grave delegittimazione professionale” di cui è stata oggetto la magistrata.
Togati in gran parte con il giudice Apostolico
La richiesta di aprire una pratica a tutela della giudice di Catania Iolanda Apostolico è stata sottoscritta per ora dalla maggioranza dei togati del Csm : mancano le sole firme dei consiglieri di Magistratura Indipendente, la corrente dei ‘conservatori’, che stanno ancora riflettendo sul da farsi. Al momento i sottoscrittori sono 13: i consiglieri dei gruppi di Area, Unicost, Magistratura democratica e gli indipendenti Roberto Fontana e Andrea Mirenda.
Domani la richiesta sarà presentata al Comitato di presidenza. E secondo l’iter consolidato sarà assegnata alla Prima Commissione del Csm.
Giorgia Meloni basita
Giorgia Meloni affida ai social, anziché alle "fonti" anonime che tante critiche hanno sollevato a inizio estate, la sua irritazione davanti alla sentenza di Catania con cui la giudice Iolanda Apostolico non ha convalidato il trattenimento di tre tunisini ritenendo le nuove regole, appena varate dal governo, in contrasto con la normativa europea. Ma di fronte alle parole della premier, "basita" per la sentenza dalle motivazioni "incredibili", prima l'Anm e poi 10 togati del Csm si schierano a difesa della collega, finita nel mirino anche di tutto il centrodestra che vuole portare il caso in Parlamento.