Non è stata scoperta l'acqua calda ma è arrivata l'ennesima conferma che la droga era gestita da Cosa Nostra attraverso una fitta rete di acquisizione, lavorazione e smercio per il successivo spaccio nella più importante piazza catanese nel quartiere di San Cristoforo.
I reati? Associazione mafiosa, traffico di stupefacenti, spaccio di cocaina, crack, marijuana e hashish, detenzione di armi da fuoco: sono appunto i reati contestati alle 41 persone arrestate nella mattina di martedì 19 marzo dalla Polizia, nell’ambito dell’operazione “Locu”.
Nel blitz, che si è svolto all’alba, sono stati impiegati più di 300 poliziotti; l’inchiesta della Squadra Mobile, coordinata dalla Procura di Catania, ha disarticolato una cellula del clan Cappello-Bonaccorsi.
Nel supermarket del clan era disponibile per clienti di tutti i tipi ed età.
In carcere sono finiti Sergio Arangio di 26 anni, Salvatore Bonvegna di 44 anni, Rosetta Buda di 59 anni, Lucio Condorelli di 50 anni, Filippo Crisafulli di 62 anni; Salvatore Crisafulli di 46 anni; Francesco Cultraro di 38 anni, Salvatore Cultraro di 57 anni, Umberto D’Antone di 43 anni, Giovanni Orazio Di Grazia di 53 anni; Salvatore Di Maggio di 40 anni; Giovanni Agatino Distefano di 43 anni, René Salvatore Distefano di 34 anni; Rocco Ferrara di 46 anni, Francesco Grillo di 41 anni; Piera Grillo di 35 anni; Andrea La Rosa di 35 anni, Gabriele Santo Longo di 25 anni, Salvatore Marino di 34 anni, Francesco Maugeri di di 35 anni; Antonino Oscini di 43 anni, Mario Maurizio Providenti di 50 anni, Biagio Querulo di 37 anni, Domenico Querulo di 44 anni, Jonathan Russo di 29 anni, Cristina Scavone di 45 anni, Giuseppe Spampinato di 35 anni, Giovanni Tomaselli di 32 anni; Giuseppe Tomaselli di 48 anni; Nicola Tomaselli di 48 anni, Salvatore Tomaselli di 39 anni, Santo Tomaselli di 72 anni, Gheorghe Laurentiu Trusca di 30 anni, Giuseppe Valuto Sciara di 49 anni, Giovanni Vecchio di 26 anni, Gaetano Venuto di 34 anni.
Ai domiciliari sono finiti: Carmela Fiorentino di 63 anni; Francesco Palazzolo di 50 anni, Gianluca Pittera di 36 anni, Ignazio Testa di 60 anni e Francesca Sara Tomaselli di 24 anni.
Rocco Ferrara è considerato il capo del clan Cappello e l’ordinanza gli è stata notificata in carcere (coinvolto nella sparatoria dell’8 agosto 2020, è stato già arrestato dopo la condanna in primo grado nell’ottobre 2022 e ora c’è il processo d’appello).