Manca soltanto la ciliegina sulla torta. La Darwin Tech Mascalucia, a due giornate dalla conclusione del campionato di serie A2 maschile di pallamano, ha già ottenuto il pass per la Final Eight di maggio a Cassano Magnago, che decreterà la vincente della Coppa Italia di A2 e le due promozioni nella massima serie nazionale. Ma manca l’ultimo step: la gara contro Alcamo, in calendario sabato 6 alle 19.00 al PalaWagner di Mascalucia. In caso di vittoria, gli etnei consoliderebbero il primo posto nel girone C e, di conseguenza, avrebbero una griglia più favorevole ai play off verso la A1. Alcamo? La formazione guidata da coach Benedetto Randes non ha niente da perdere, trovandosi in sesta posizione e, dunque, lontana dalla zona play off e da quella play out. Scenderà in campo agguerrita e poi… si tratterà sempre di un derby che, come tale, non risparmierà emozioni da una parte e dall’altra. Di seguito le dichiarazioni ai nostri microfoni del tecnico della Darwin Tech, Salvo Cardaci, in merito alla prossima gara (nell’ultima giornata i siciliani osserveranno un turno di riposo) e alla Final Eight. “Il derby contro Alcamo può nascondere delle insidie per noi. E’ una formazione esperta, che abbiamo sofferto nelle scorse stagioni e che, nelle ultime giornate, nonostante fosse già matematicamente salva, ha dato filo da torcere ai migliori club del girone. Non dimentichiamo che tra le sue fila vanta anche un giocatore ex nazionale come Vaccaro… insomma, gara da non sottovalutare e da vincere. Ai ragazzi ho chiesto di giocare con grande determinazione poiché le nostre inseguitrici (Benevento e Teramo ndr) non intendono mollare. Non vorremmo regalare, proprio nella nostra ultima gara interna, l'attuale leadership del girone C. Sabato al PalaWagner mi aspetto il nostro grande pubblico, che ci sostiene sempre, augurandomi che possa vederci ancora vincenti. Sui play off? Questa settimana abbiamo rallentato pressione e allenamenti e abbiamo iniziato a preparare l'appuntamento di Cassano Magnago sul piano fisico e mentale. Vogliamo che questo sogno duri più a lungo possibile”.