Fenomeni quali l’alluvione che ieri si è abbattuta sul territorio catanese accadono sempre con maggiore frequenza, ma nulla sembra essere stato fatto per prevenire i danni e i rischi che ne conseguono. Colpa, forse, del dissesto economico che coinvolge la città di Catania? Antony Barbagallo, deputato regionale del Partito Democratico e presidente della Commissione Ambientale per il territorio e la mobilità, si è detto preoccupato a L’Informazione Raccontata, perché il governo regionale non ha ancora reperito delle risorse vere per il dissesto idrogeologico che coinvolge Catania e gran parte della Sicilia. Le uniche risorse che si utilizzano sono quelle del “Patto per il Sud”, ottenute in precedenza dal PD. Parlare di prevenzione nella città di Catania e in Sicilia sembra davvero difficile. Il deputato Barbagallo spiega che il PD si è battuto per proporre due misure riguardanti i comuni in dissesto e pre-dissesto, basate su un fondo di rotazione che darebbe liquidità ai comuni in difficoltà. Si accede al fondo in base alla popolazione, dunque Catania con i suoi 300 mila abitanti otterrebbe 30 milioni di euro. Ma per ottenere un cambiamento, è necessario trovare un’intesa sulle leggi e le riforme significative. Le opposizioni vogliono l’intesa, ma attraverso il confronto parlamentare, a cui il governo non si deve sottrarre. Ci sono infatti grandi riforme di cui la Sicilia ha bisogno, come ad esempio “una nuova legge che tuteli e valorizzi i parchi e le riserve, o una legge che tuteli e valorizzi meglio i nostri beni culturali. Di fronte a questi temi, in aula continua a non arrivare nulla. Abbiamo depositato anche una proposta come Partito Democratico che riguarda la legge per le zone franche-montane, soggette a continuo spopolamento.” Domenica 26 maggio 2019, 508 milioni di persone sono chiamate al voto per le elezioni europee 2019. Il deputato Barbagallo si augura che emerga un voto contrario al governo nazionale, che secondo lui ha fatto delle scelte che rischiano di compromettere lo sviluppo economico italiano nei prossimi anni: il reddito di cittadinanza, ad esempio, cui il PD risponde proponendo un salario minimo europeo. Il PD può rilanciare la sua azione politica, proponendo nel suo programma elettorale di valorizzare il diritto allo studio e di abbattere l’abbandono scolastico in Sicilia al di sotto del 5%. Ma si parla anche e soprattutto di tutela dell’ambiente, di cui l’uomo è custode e non padrone: “l’obiettivo – dice Antony Barbagallo - sarebbe quello di abbattere le emissioni del 50% entro il 2030, e di azzerarle entro il 2050.”