E' stato un incendio devastante. Vigili del fuoco del Comando provinciale di Catania sono stati impegnati infatti dal pomeriggio di ieri fino all'alba di stamane a spegnere un vasto incendio divampato sulla "Timpa" di Acireale, nella zona zona della frazione di Santa Maria delle Grazie, contrada Gazzena. Zona conosciuta anche come Acque Grandi.
A bruciare è stata una zona estesa, ricca di macchia mediterranea e vegetazione, dove si trovavano anche case, villette e casolari, i cui occupanti hanno potuto solo alle prime luci dell'alba far rientro nelle loro abitazioni.
Impegnati numerosi vbigili del fuoco; a operare sono state ben quattro squadre di pompieri inviate dai distaccamenti di Acireale, Riposto, Linguaglossa e Vizzini supportate da alcune autobotti di rincalzo inviate dalla sede centrale del Comando provinciale di Catania.
A rendere impegnative le operazioni di spegnimento è stato il forte vento. Da stabilire la causa, ma non è difficile ipotizzare che dietro ci sia stata la manina dell'uomo.
Lo confermano le dichiarazioni del sindaco di Acireale.
Ringraziamo i Vigili del fuoco (intervenuti con quattro squadre), la Protezione civile, i militari dell’Arma, la Polizia locale, tutti i volontari che si sono attivati per contenere e domare le fiamme. Sembra sia forte il sospetto che non si tratti di un fatto accidentale», ha detto il sindaco di Acireale (Catania) Roberto Barbagallo in merito all’incendio divampato ieri. «Non so cosa spinga l’essere umano a creare un danno simile – osserva Barbagallo – ma occorre un intervento legislativo che preveda un inasprimento delle pene per chi commette reati così gravi. Noi come amministrazione possiamo fare ben poco per scongiurare fatti simili. Possiamo impiegare i droni, ma non potremo mai controllare tutte le aree boschive del territorio. E’ disarmante che dopo una stagione estiva in cui abbiamo fatto di tutto per prevenire il rischio incendi con interventi mirati, avvengano episodi simili» .