Ernesto Abate, segretario nazionale del SIFUS CONFALI (settore Consorzi di Bonifica), fa un appello alla deputazione regionale siciliana sul “turnover” dei lavoratori “per rilanciare in Sicilia Consorzi di Bonifica”.
Accorato appello del Segretario Nazionale del SIFUS CONFALI (Settore Consorzi di Bonifica), Ernesto Abate, “alla deputazione regionale - quella responsabile ed oculata – affinché riesca a dialogare con il presidente Schifani, spiegando che l’attuazione del turnover serve per rilanciare i Consorzi di Bonifica, ridurre i contenziosi e chiudere con il precariato agendo a breve e medio termine ma parallelamente alla riforma di settore che avrà sicuramente una velocità di adattamento diversa che darà risposte a lungo termine”.
Il perché di tale appello, Ernesto Abate lo spiega qui di seguito, approfondendo le ragioni: “In Sicilia il Governo regionale si accinge ad approvare la legge di stabilità finanziaria 2025 a ridosso delle festività natalizie, per evitare di incorrere all’esercizio provvisorio. Attraverso il rispetto dei termini di approvazione si potrà procedere a garantire il regolare svolgimento delle funzioni per tutti gli apparati pubblici e partecipati dalla Regione, così com’è previsto anche per i Consorzi di Bonifica che tra l’altro sono contribuiti, controllati, vigilati e commissariati dalla Regione medesima, allo scopo di occuparsi obbligatoriamente attraverso il proprio personale a tempo indeterminato e a tempo determinato di consolidare, tutelare e mettere in sicurezza il territorio agricolo sotteso, bonificando e regimando le acque per contrastare la siccità e la desertificazione e contestualmente permettere di far arrivare l’acqua dagli invasi alle bocchette degli agricoltori consorziati. Purtroppo però a seguito della reiterazione di questi contratti di lavoro che tali Enti hanno perpetrato in questo ultimo trentennio mediante l’utilizzo di contratti di lavoro a tempo determinato, hanno indotto Bruxelles - sede del governo europeo - ad agire contro l’Italia applicando pesanti sanzioni determinate da infrazioni comunitarie. Ecco perché il Governo Musumeci tentò di ripristinare le funzionalità di questi Enti che si sono visti svuotare di ben oltre 500 unità di lavoro mai rimpiazzati, decidendo di approvare all’Ars il principio del turnover grazie all’articolo 60 della lr nº9 del 15 aprile 2021. Da allora ad oggi sono rientrati nelle piante organiche variabili dei Consorzi di Bonifica siciliani poco più di 230 lavoratori a fronte di una platea di poco più di 700 lavoratori e quindi circa 500 restano ancora nel limbo del precariato; ma gli equilibri oggi sono cambiati poiché interviene a favore dei lavoratori il decreto legge del 16 settembre 2024, n. 131, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 217 del 16 settembre 2024 che si occupa di “Disposizioni urgenti per l'attuazione di obblighi derivanti da atti dell'Unione europea e da procedure di infrazione e pre-infrazione pendenti nei confronti dello Stato italiano”.
All’Ars in Commissione bilancio il Governo regionale sta lavorando sul ddl 832/2024 ed il Sifus si è impegnato per evitare di continuare a perpetrare le assunzioni a tempo determinato, spiegando come sia possibile raggiungere l’obiettivo della stabilizzazione di questo personale, ottenendo una serie di proposte governative per una spesa complessiva di 7.300 mila euro di cui 4.100 mila euro per procedere alla stabilizzazione e 3.190 mila euro per portare tutti i lavoratori precari a 156 giorni di lavoro l’anno. In effetti il SIFUS CONFALI aveva chiesto ben altro ai parlamentari della Commissione bilancio, e cioè di destinare 7.300 mila euro per la stabilizzazione di 230 lavoratori e la minore spesa prodotta nelle fasce di garanzia occupazionale - poco più di 3.000 migliaia di euro - permetterebbe automaticamente di far diventare 181isti la rimanente platea dei lavoratori a tempo determinato. Questo percorso faciliterebbe in pochi anni di azzerare definitivamente il precariato. Ci stupisce – aggiunge Ernesto Abate - come mai questo venerdì il presidente Schifani si sia irrigidito rispetto a quanto definito in Commissione Bilancio nella bozza del ddl, decidendo di spostare tale soluzione all’interno della riforma di settore che in questi due anni di legislatura ha rimandato di stagione in stagione e di anno in anno qualcosa che per concretizzarsi potrebbero volerci decenni come confermano la lr 45/95 e successivamente la lr 5/2014 mai entrate a regime. In conclusione – fa sapere il Segretario Nazionale del SIFUS CONFALI (Settore Consorzi di Bonifica) - auspichiamo che già da oggi la deputazione regionale - quella responsabile ed oculata - riesca a dialogare con il presidente Schifani, spiegando che l’attuazione del turnover serve per rilanciare i Consorzi di Bonifica, ridurre i contenziosi e chiudere con il precariato agendo a breve e medio termine ma parallelamente alla riforma di settore che avrà sicuramente una velocità di adattamento diversa che darà risposte a lungo termine.
Ernesto Abate, Segretario Nazionale SIFUS CONFALI (Consorzi di Bonifica)