Il tribunale amministrativo ha respinto la richiesta di sospensione cautelare del provvedimento con cui l’Avellino era stato escluso dalla Serie B, dunque da oggi gli irpini sono ufficialmente e definitivamente fuori dal calcio professionistico. La terza sezione del Tar del Lazio, presieduta da Giampiero Lo Presti, ha concluso l'esame del caso, confermando il verdetto del Collegio di garanzia del Coni. In mattinata, un’ora e un quarto abbondante di audizioni al quarto piano del tribunale amministrativo regionale del Lazio, in via Flaminia 189, senza che nulla trapelasse, se non che si è trattata di una vera e propria battaglia. La sezione Prima Ter ha ospitato le audizioni di Figc, Coni, Ternana e naturalmente Avellino in una camera di consiglio in versione bunker. Per l'Avellino si trattava dell'ultimo grado di giudizio. In qualche modo significa che la Serie B per il Catania è più vicina. Si attende l'ufficialità. Non è dunque arrivata la sospensiva e i posti disponibili sono 3 (quelli di Avellino, Bari e Cesena); non ci sono più alibi per la pubblicazione della graduatoria ripescaggi (Catania e Novara in testa) e dunque la conseguente delibera e finalmente il calendario del campionato cadetto. Come dire: adesso tocca al commissario Fabbricini provvedere. E in tempi celeri. Anzi, celerissimi...