Data storica per Catania: mercoledì12 dicembre 2018. Ieri a tarda ora, il Consiglio comunale di Catania ha infatti dichiarato il dissesto: dopo più di due ore di dibattito la proposta di delibera è passata con 27 voti favorevoli e due astenuti: Lanfranco Zappalà e Daniele Bottino appartenenti al gruppo Bianco con Catania. E proprio Enzo Bianco è stato ancora una volta il grande assente, in una giornata a dir poco storica, oltre che delicata. Hanno votato a favore dunque anche il M5s e il gruppo Catania 2.0. Assenti (mai come in questa occasione ingiustificati, vista la delicata questione...), oltre al già citato ex sindaco Enzo Bianco, Daniele Curia, Salvo Di Salvo, Giovanni Grasso, Alessandro Messina, Francesco Saglimbene e Salvo Peci. Qualcuno parla di mancanza di responsabilità verso la città, verso i cittadini che hanno eleltto i consiglieri comunali a rappresentarli...Comunque: doveva essere una formalità, ma l'importanza della decisione e soprattutto la portata delle ricadute sociali ed economiche sulla città, hanno richiesto l'approfondimento di alcuni passaggi politici relativi alle responsabilità e ai dubbi sul futuro. In apertura il sindaco Salvo Pogliese ha ripercorso i passaggi che hanno portato al dissesto dichiarato dall’assemblea cittadina; a partire dalle deliberazioni n.153 e n.154 del 4 maggio scorso della sezione controllo della Corte dei Conti siciliana, fino al pronunciamento del 7 novembre delle sezioni riunite che hanno respinto il ricorso in appello presentato dall’Amministrazione comunale, sul debito generale di 1 miliardo e 580 milioni di euro. Gran lavoro di raccordo con tutte le forze politiche del presidente del Consiglio Giuseppe Castiglione. Intanto dalla Regione sono arrivati 8 milioni di euro, che serviranno a pagare gli stipendi dei 2.800 dipendenti comunali relativi ai mesi di ottobre e novembre. Nella foto il documento ufficiale della riunione del Consiglio Comunale (con presenze e assenze) firmato e controfirmato...