È avvenuta questa mattina la riunione, in programma già sabato scorso, degli operai di Catania al MAAS, il centro agroalimentare che ospita e gestisce i mercati all’ingrosso ortofrutticolo, ittico e florovivaistico, per discutere sull’attuale situazione economica. I commercianti hanno espresso le loro perplessità e le difficoltà che stanno attraversando dal momento che il commercio è al collasso e le vendite sono scese più del 95% visto che quasi tutti i mercati attualmente sono chiusi. Riguardo, per esempio, il commercio del pesce, su 50 pescherie presenti sul territorio etneo ne sono rimaste aperte una decina mentre la pescheria e i vari mercati sono chiusi. La richiesta avanzata dai lavoratori è stata la chiusura, non solo per le poche vendite, ma anche perché non ci sono controlli dal punto di vista sanitario che li tutelino e sono preoccupati perché il rischio di contagio resta elevato. Alla riunione erano presenti 16 Box su 20 che, però, hanno visto negata la richiesta di chiusura. Attualmente infatti il MAAS dipende dalla Regione Siciliana e in mancanza di un decreto apposito da parte del Presidente della Regione Nello Musumeci, che ne disponga la chiusura, è costretto a restare aperto. I dirigenti del MAAS con a capo il presidente Emanuele Zappia però si sono dichiarati aperti a qualsiasi decisione venga presa dalla Regione, sia su un aumento dei controlli sanitari o anche in ottica di una possibile disposizione che ne imponga la chiusura. I commercianti inoltre sono stati rassicurati riguardo il pagamento mensile dell’affitto dei box che verrà ritardato di un paio di mesi; una misura che va incontro ai commercianti tutelati sul piano economico. Insomma, per il momento tutto resterà aperto in attesa che la Regione prenda qualche disposizione in merito.