Questa meravigliosa isola è l'unica regione d'Italia ad esser ancora in zona gialla. Un colore luminoso che crea ombra sull'isola. Il prof. Ignazio Vecchio come sempre espone il suo parere con estrema chiarezza: "Non c'è una responsabilità voluta o programmata per le criticità non ancora risolte. Tutti gli addetti nel mondo della sanità, dal vertice fino ai responsabili delle Asp di periferia sono persone, credo, che non possono essere accusate. Potremmo però paragonare questi ad una squadra di calcio in cui l'attacco si allena bene, gli altri non lesinano energie, tutti giocano cercando di fare goal, ma se non si riesce a mettere la palla nella rete, nessuno potrà dire che i giocatori non hanno giocato bene. Semplicemente non sono riusciti a far vincere la squadra, a far gol. Ciò che voglio dire è che ci avviamo alle nuove votazioni in Sicilia e qualcosa non torna. Io da siciliano, da medico, da persona competente nel mio settore, in tempi non sospetti, proposi in maniera scritta all'Assessore alla Sanità Ruggero Razza di mettere a sua disposizione delle personalità mediche di notevole autorevolezza in campo nazionale. In forma del tutto gratuita. Ebbene, non ho ancora ricevuto risposta, forse perché ne io ne la mia società scientifica non abbiamo ne padroni ne padrini politici? A noi basta avere competenze e conoscenze. Purtroppo nell'isola dei gattopardi non parliamo di competenze. Il Covid? Siamo l'unica regione d'Italia vergognosamente in zona gialla da più di un mese. I numeri sono impietosi. La gestione, nonostante l'onesta e l'impegno dell'Assessore e degli addetti ai lavori, mi dispiace dirlo ma è da serie C...". In questo nuovo appuntamento col Cappello di Archimede, rubrica medico scientifica prodotta da SicraPress, il prof. Ignazio Vecchio, neurologo e titolare della Cattedra di Bioetica e Storia della Medicina dell'Università di Catania, fa una significativa metafora calcistica parlando della situazione Covid19 della Sicilia.