Le sorti del Calcio Catania rimangono incerte in attesa del fatidico 2 gennaio, data ultima per i soci Sigi per il versamento di 600 mila euro nelle casse del club dichiarato fallito lo scorso 22 dicembre, per poter consentire il prolungamento dell'esercizio provvisorio e successivamente indire l'asta fallimentare per la vendita del titolo sportivo. Ma nel frattempo l'avvocato Giuseppe Furnari, presidente del Biancavilla (Serie D) in modo sorprendente (forse anche incauto…) si porta avanti e attraverso i microfoni di ItaSportPress rende nota la sua idea di rilancio per non far morire il calcio a Catania, in caso di mancato adempimento da parte della Sigi . Un'idea, forse, apparentemente azzardata in quanto avanzata prematuramente, che comporterebbe la ripartenza del Catania proprio dal Biancavilla, club che peraltro occupa il penultimo posto della classifica. Furnari stesso ha infatti dichiarato che nel caso di retrocessione il tutto si vanificherebbe; in caso contrario, invece, un passaggio da fare sarebbe cambiare la denominazione del Biancavilla come ha dichiarato il presidente del club: "Certamente, ma prima di fare questo vorrei ottenere il pieno coinvolgimento delle realtà catanesi a cominciare dai protagonisti storici. Il mio progetto sarebbe un atto di amore verso la città di Catania. Mi piacerebbe coinvolgere anche gli ex calciatori del Catania Marco Biagianti, Ciccio Lodi, Peppe Mascara, per allestire un vero progetto dal cuore pulsante rossazzurro". Ma le dichiarazioni fatte dall'avv. Furnari non sono state gradite dalla piazza, a partire dall'ex capitano rossazzurro Marco Biagianti che attraverso un post su Facebook si è pubblicamente dissociato dall'iniziativa: "Come tutti i tifosi del Catania in questo momento sto solo pensando a come poter salvare il Calcio Catania 1946, almeno dal punto di vista del titolo sportivo, del simbolo, della categoria. A chi cerca di mettermi in mezzo (magari solo per farsi pubblicità a mezzo stampa) in operazioni che addirittura in un momento così delicato remano contro il salvataggio della Storia del Club di cui mi onoro di aver fatto parte per tanti anni, dico solo una cosa: No, grazie". Il presidente del Biancavilla ha inoltre dichiarato di non poter affrontare questo percorso da solo, ma conterebbe sull'aiuto del primo cittadino Salvo Pogliese, sulla tifoseria etnea e sull'imprenditoria locale. Insomma un déjà-vu che ci riportata indietro a poco più di un anno fa, potrebbe quindi essere l'ennesimo atto d'amore nei confronti della città. Ma certamente non richiesto, almeno in questa fase così delicata.