Nel corso di SalaStampa Weekend (in onda su Tele One, canale 19) è intervenuto in esclusiva ai nostri microfoni l’imprenditore laziale Benedetto Mancini che ha parlato di quanto accaduto venerdì scorso poco prima della chiusura dell’asta per l’acquisto del ramo aziendale del Catania. Mancini si è detto ancora interessato al Catania e intenzionato a manifestare l’interesse concretamente: “Sono pronto a lasciare depositata - ha dichiarato Mancini - la somma del 25% inviata per l’asta del 4 marzo per tramutarla da manifestazione d’interesse a offerta irrevocabile d’acquisto o per essere utilizzata per un’altra eventuale asta. Sono disposto a metterla a disposizione fin da subito per coprire eventualmente l’esercizio provvisorio. Avevo un unico parametro non in regola, il capitale versato che doveva essere di 500 mila euro e che farò questa settimana, ma già è deliberato di portarlo a 1 milione entro il 31 marzo. Sono pronto a partecipare con gli stessi parametri dell’asta.” In merito inoltre alla decisione del Tribunale di prorogare ulteriormente l’esercizio provvisorio fino al 17 marzo, Mancini ha aggiunto: “Sono contento che il Tribunale abbia deciso di prorogare perché ha ritenuto fondata la mia manifestazione d’interesse.” Smentite le voci che lo vedevano in contatto con alcuni soci Sigi, l’imprenditore si è lasciato andare a un libero sfogo in merito alle voci in circolazione sul suo conto: “Sembra quasi che le voci vogliano denigrare e vogliano farmi desistere perché qualche altro personaggio preferisce ripartire dalla Serie D senza debiti. Io sono l’unica persona che ci ha messo la faccia, l’impegno, soldi e marchio. Bisogna prendere coscienza di questo e se il Catania sta ancora giocando dipende dal fatto che il 14 febbraio quando ho fatto la prima offerta irrevocabile d’acquisto il Tribunale ha deciso di allungare fino al 4 marzo. Sono l’unico ad aver fatto qualcosa per Catania e nonostante ciò ho tutto contro.” Alla base della partecipazione e dell’interesse per l’acquisto del Catania, Mancini ha un progetto in cui crede fortemente: “Catania è una città che merita tanto. Io credo in questo progetto infatti il 4 marzo ero incredulo quando l’asta è andata deserta. Sto investendo tanto, voglio coinvolgere le istituzioni. Parteciperò a tutto quello che deciderà il Tribunale. Il Catania non sparirà e si dovrà lavorare per cercare di arrivare a un obiettivo raggiungibilissimo, i playoff. Sapevo che quella contro il Monterosi non sarebbe stata l’ultima partita e l’ho comunicato a Maurizio Pellegrino per dare una spinta alla squadra.” E su Torre del Grifo: “Dovrà far parte del progetto Catania perché è una struttura che va aggiornata e portata anche verso altri asset. Dunque sarà fondamentale così come altri impianti e strutture presenti in città. Torre del Grifo dovrà essere una città del sorriso. Lì ci sarà un’altra asta ma noi parteciperemo.”