Occorre fare una premessa: non conosciamo Benedetto Mancini personalmente, sappiamo solo quello che nell’ultimo periodo su di lui si è letto su diversi organi di stampa; è indubbio che ci sono delle vicende che dovrebbero essere chiarite e che ieri egli in conferenza stampa, secondo la sua versione ha chiarito abbondantemente, ma non è questo il punto. Il punto principale è: quale alternativa a Mancini, se solo lui ha presentato un’offerta ritenuta valida dal tribunale? Puó essere comprensibile lo scetticismo, ma non si comprende perché, specialmente taluni colleghi, determinate domande pungenti, incalzanti le abbiano poste a Mancini, giustamente, e non in precedenza a i soci Sigi ai loro rappresentanti: perché questa differenza di atteggiamento? Perché questa ritrosia ad aspettare che parlino i fatti? Peraltro qual era l’alternativa? Dove sono quegli imprenditori catanesi o siciliani (?) pronti a metterci faccia e denaro? La famosa Serie D (ripartiamo da zero, ripartiamo da zero...) con una nuova società? I fatti dimostrano che non c’è alcuna sicurezza: il Messina è ripartito dalla Serie D e sta a stento lottando per salvarsi, dopo che assunse un certo direttore generale: i risultati si sono visti ! E allora, senza sconti a nessuno e senza cambiali in bianco per nessuno, crediamo che sia più che giusto, doveroso vedere Benedetto Mancini alla riprova dei fatti e solo di quelli. Ogni altra discussione è oziosa e inutile e per certi versi dannosa. Aspettiamo e vediamo cosa accadrà. Usciamo dal triste ed autolesionistico provincialismo tipico di Catania e di certi catanesi. Compresi noi giornalisti.