Ecco la risposta del presidente della LegaPro, Francesco Ghirelli, ai curatori fallimentari della società Calcio Catania Spa, dott.ssa Daniela D’Arrigo, dott. Enrico Maria Giucastro e avv. Giuseppe Basile. Riscontriamo, senza indugio, la Vs. comunicazione di pari data nella quale ci viene rappresentato che, dato l’esito negativo della vendita, sarà proposta al Tribunale la cessazione anticipata dell’esercizio provvisorio “salvo, ove ritenuto possibile, un intervento o contributo di carattere economico finanziario straordinario da parte della Lega Pro in misura tale da consentire di coniugare l’interesse istituzionale alla regolare prosecuzione del campionato in corso e quello del fallimento a non precludersi la possibilità di un ultimo tentativo di collocare l’asset, senza pregiudizio per la massa dei creditori”. Alla luce di quanto sopra, ci preme comunicare che, affinché il Campionato possa avere la “regolare prosecuzione” da Voi prospettata, la stessa deve avvenire nel rispetto delle normative di settore; su punto si osserva come l’art. 53 comma III della N.O.I.F. preveda che, in caso di esclusione o ritiro di una società dal Campionato, tutte le gare dalla stessa disputate non abbiano valore per la classifica. Pertanto, atteso il disposto della predetta disposizione regolamentare, i club che hanno conseguito sul campo da gioco un risultato sportivo favorevole nelle gare disputate con la Soc. Catania avrebbero un interesse diametralmente opposto e confliggente con quello dei club che hanno conseguito sul campo da gioco un risultato sfavorevole nelle gare disputate con la Soc. Catania. In conseguenza di quanto sopra, tenuto altresì conto che ogni intervento finanziario straordinario da parte della Lega Pro potrebbe essere disposto solo in “parità di sistema” (e quindi a beneficio di ogni singolo club associato), si ritiene di non poter accedere all’ipotesi di erogazione di un contributo per le finalità da Voi indicate.