di Alfio Franco Vinci Rispetto alle riflessioni di Edmond Dantés, Conte di Montecristo (Se eleggeremo i soliti scassapagghiari sarà la fine, pubblicato da SicraPress in data 8 agosto 2022...), col quale mi trovo spesso d’accordo, sulle prossime tornate elettorali, questa volta non trovo convergenze, e vorrei invitare i lettori a non farsi contagiare da riflessioni che evocano lo storico “uomo qualunque“, o peggio, come si diceva una volta, a buttarla in vacca, specie se si confonde il populismo con il clientelismo. Prima valutazione: purtroppo i candidati, specie per le Politiche, non li possiamo scegliere; le liste elettorali le predispongo i partiti con il materiale umano di cui dispongono, e la scelta più illuminata dovrebbe puntare ad individuare “ il meno peggio “;quasi mission impossible. Seconda valutazione: l
Terza ed ultima valutazione: aver disturbato Marco Masini, che con la politica c’entra come i cavoli a merenda, e soprattutto, guardando nel suo repertorio, aver scelto proprio un brano in cui si richiama il certificato di battesimo di un movimento politico ormai agonizzante, non mi è sembrato il massimo di fine analista politico, qual è il Conte di Montecristo.