Simone, Salvo, Marco, Siria, Simone e Agatino frequentano la 2°B dell'istituto omnicomprensivo statale "Angelo Musco" e sono testimoni del sentimento che lega la stragrande maggioranza della popolazione catanese alla maglia del Catania calcio, un legame sentimentale che va oltre la proprietà della società, l'allenatore e gli stessi calciatori. Allo stadio "Angelo Massimino", nelle Curve, la tifoseria canta: "Siamo figli del vulcano Con la lave nelle vene Di Catania siamo il vanto Questa maglia ci appartiene Canto per i miei colori Canto per la mia città Canto per chi è diffidato Per chi è troppo inamorato". I ragazzi della 2°B hanno disegnato i colori, i simboli di questo sentimento che solo un anno fa sembrava destinato agli scaffali della storia della città di Catania. [gallery columns="4" ids="70292,70293,70294,70295,70311,70290,70296"] Non tutti comprendono "chi è troppo inamorato" della maglia rossazzurra e il perché di tale sentire che risulta incomprensibile se non si vive il senso di appartenenza alla città "figghiozza d'o patri eternu", Catania. Orazio Vasta