Determinazione, passione, concretezza. Non ci sono dubbi questi sostantivi descrivono alla perfezione Franco Proto, presidente del Rotary Viagrande 150. Ne delineano di certo la personalità concreta e decisa, che ha il punto di forza nella progettualità e la determinazione nell’azione. Quello che però bisogna leggere negli spazi vuoti lasciati da queste parole sono l’empatia e la generosità, la capacità a farsi carico del bene altrui.
Ed è questo il punto di partenza da cui il presidente del Club etneo prende spunto per avviare il suo discorso al Seminario Distrettuale sulla Membership e sull’Educazione Continua Rotariana. «Ho sempre fatto mio il concetto della comunità, della squadra e della complementarietà. Mi sento rotariano da sempre».
Il Seminario Distrettuale sulla Membership e sull’Educazione Continua Rotariana, che si è svolto a Enna nei giorni scorsi, presieduto dal Governatore Goffredo Vaccaro e dal Presidente Commissione Membership Francesco Milazzo, ha offerto l’opportunità a Franco Proto di esporre con estrema chiarezza la “mission” del Rotary Viagrande 150, tra scelte e opportunità. «Bisogna creare una rotta perché un pilota che vola senza sapere dove deve atterrare non arriva mai», replica con determinazione il presidente del club alle sollecitazioni del Pdg Francesco Milazzo.
Proto è uno dei “Fabolous Four”, i presidenti che hanno ottenuto i migliori risultati durante il periodo di presidenza. Risultato prestigioso condiviso con Giuseppe Petino del Rotary Catania Nord, Mauro Faso del Rotary Palermo Ovest e Giacomo D’Alì Staiti del Rotary Trapani.
Basta poco per comprendere che il presidente del Rotary Viagrande 150 ha una forza di spirito che lo spinge a non arretrare davanti a un ostacolo e allo stesso tempo a non compiacersi per un risultato ottenuto, perché già proiettato verso un altro progetto da analizzare e concretizzare. Racconta in modo semplice e diretto alla platea composta da rotariani, provenienti da tutta la Sicilia il “suo percorso rotariano”.
«Sono uno sportivo nato, ma anche un uomo che si occupa di industria. La mia attività ha sede a Dittaino e produco dispositivi medici» racconta Proto, che parte dalla sua vita privata e lavorativa per ripercorrere l’attività svolta dal club e le motivazioni che lo hanno spinto a compiere determinate scelte. «Sono nato a Troina ma con la famiglia ci siamo traferiti a Catania quando avevo 14 anni, in quasi 57 anni di presenza territoriale catanese ho appreso quello che è lo spirito migliore: l’iniziativa, l’essere proattivi e comunicativi, il lavorare con gli altri».
«Ho cercato di trasferire gli esempi delle mie attività quotidiane in azienda nel Rotary: mi fermo e esamino gli eventi. Ho iniziato la mia storia da presidente in carica un anno prima, cercando di esaminare pregi e difetti del club: ne ho analizzato le crisi potenziali, ma ho anche annotato le opportunità significative. Ho compreso che quello che in realtà mancava erano le specificità. Ho lavorato, quindi, sull’ingresso dei soci in modo strutturato: tredici persone in un club di diciotto per un totale di trentuno, quasi il 50% donne e il 50% al di sotto dei 40 anni; tutti con una specificità diversa. Ho coinvolto i nuovi soci nella pianificazione del piano di azione dell’anno sociale affidando un compito che era quello della creazione di una coscienza diversa e formativa nei confronti di tutti. Alla base la condivisione di una visione, ma questo non basta: la visione bisogna comunicarla, non soltanto ai neofiti, a quelli che entrano nel club, ma bisogna attraverso gli esempi realizzarla».
Si definisce “un uomo di azione” e sull’azione si basa la concretezza: «La tempistica è l’azione: è il risultato, perché si è credibili se si riesce a ottenerlo in breve tempo. Abbiamo svolto un’attività di service sul territorio inimmaginabile. A poco a poco ho notato che anche gli “anziani” col tempo si sono riavvicinati al club, perché questa ondata, questo “svecchiamento” di comportamenti ha portato a un cambiamento radicale. Io – sottolinea - sono un uomo di sport, utilizzo una vocazione, cioè quella della struttura giovanile perché il nostro futuro passa attraverso i giovani. Lo faccio nella mia azienda creando nuove generazioni, lo faccio nel calcio creando, investendo e capitalizzando nel settore giovanile. Il nostro futuro sono l’Interact, il Rotaract e soprattutto gli altri soci giovani che bisogna far entrare attraverso quei parametri che la commissione ha individuato».
«Sapete qual è il grande risultato che ho ottenuto?» conclude Proto. «Nella fase iniziale, attraverso la mia leadership, ho reclutato tredici persone e altri otto qualificatissimi professionisti, relatori in tutti i Rotary di Catania, mi hanno chiesto di aderire al Rotary di Viagrande perché abbiamo creato una politica nuova. Ci siamo sostituiti agli enti locali utilizzando però il brand Rotary, che ha permesso di arrivare a tantissimi risultati, lavorando per esempio sui quartieri a rischio, operando di conseguenza a strettto contatto con realtà disagiate e in cerca di punti di riferimento sociali».