Baldini ne fa tre su tre conquistando la terza vittoria consecutiva dopo Avellino e Cavese. Successo di misura, un 1-0 contro una Viterbese che ha più volte messo in difficoltà i rossazzurri soprattutto nel primo tempo con delle pericolose ripartenze che hanno costretto la difesa etnea a sventare il pericolo, prima con Claiton e poi con Martinez, chiamato a un salvataggio provvidenziale al 32’ a tu per tu con Urso. Ospiti dunque pungenti e veloci in avanti mentre i rossazzurri nei primi 45’ hanno poche occasioni, creano gioco ma non riescono a trovare il varco verso la porta. Si avverte la mancanza di Russotto che oggi, a differenza delle precedenti uscite, parte dalla panchina a causa di un pestone rimediato in allenamento e al suo posto Baldini inserisce Reginaldo, unica novità nell’11 titolare. Da sottolineare il gol annullato a Piccolo al 40’ per fuorigioco di Sarao che ostruisce la visuale di Daga. Il gol vittoria arriva al 19’ della ripresa con Dall’Oglio, autore di un calcio di punizione su cui Daga non può arrivare. Da qui in poi, grazie anche ai cambi effettuati da Baldini con gli inserimenti di Welbeck, Russotto, Rosaia, Tonucci e Golfo, il Catania fa buona guarda ed è bravo a mantenere il vantaggio e, negli ultimi 2 minuti dei 5 di recupero assegnati dall’arbitro Acanfora, i rossazzurri avrebbero anche l’occasione per il raddoppio con Sarao. Dall’arrivo di Baldini questo è il terzo successo di fila con 6 gol fatti e uno solo subito, numeri che evidenziano il cambio di rotta del Catania che ad oggi è una squadra carica di entusiasmo e in grado di potersela giocare con tutti da qui alla fine in vista anche dei playoff. Ma tutto lo stadio oggi parlava di Stefania Sberna. Sugli spalti immancabili gli striscioni dei tifosi e prima del fischio d’inizio il Catania, in maglia bianca con la frase “Per il Catania ha segnato… Ciao Stefania”, ha osservato un minuto di rigoroso silenzio in suo ricordo seguito da uno scrosciante applauso da parte della tribuna. Non è mancata anche la commozione dei presenti alla lettura delle formazioni da parte delle due figlie, Federica e Giulia La Spina per la loro “prima” al Massimino. Lo striscione esposto in curva Nord recitava: “Vincere… per noi, per la maglia, per Stefania”, è così è stato.