Al Cappello di Archimede il prof. Ignazio Vecchio, come sempre, esprime con chiarezza il suo pensiero. Analizzando la situazione generale dell'isola, si evincono situazioni imbarazzanti e simili in diversi settori: medico ed universitario. Certamente la causa è unica è va ricercata tra i membri delle istituzioni e la loro attività. Alla trasmissione hanno preso parte la prof. ssa Cristina Tornali e il direttore editoriale di SudPress, Pierluigi Di Rosa. Questo lo sfogo del prof. Ignazio Vecchio, noto neurologo e docente di Bioetica e Storia della Medicina dell'Università di Catania: "Preciso che recentemente sono stato ascoltato dalla magistratura, perché ritengo che in un'ambiente universitario, in merito ai concorsi, continuano ad essere fatte 'porcate' mascherate di legalità. Bisogna avere il coraggio di denunciare il dramma presente nel tessuto istituzionale. Ai vertici delle istituzioni abbiamo degli incapaci. Per esempio, ho sfidato Maurizio Lanza (direttore generale Asp Catania, ndr) perché in alcune situazioni ha mostrato la sua incompetenza. Ci sono stati dei vertici della politica rinviati a giudizio, a Catania, ben due rettori sono stati accusati e l'ateneo continua a profilare porcate. Io credo nella magistratura, sacerdozio laico istituzionale di tutela della legalità. Noi cittadini abbiamo il diritto di conoscere le motivazioni dello sperpero del denaro pubblico, siamo stanchi dei giochetti bizantini! Viviamo in un sistema corrotto negli atteggiamenti, nell'operato. L'Università di Catania è sommersa da privilegi per i servi e danneggiamenti per chi merita. Mi esprimo contro le ingiustizie nelle università, nei comuni, nelle asp, poiché ci va di mezzo la società, le speranze dei giovani, i fragili. Dico tutto ciò perché si parla di denaro pubblico, di gestione di situazioni per le quali poi per paura ed ipocrisia generale si tace, per paura della nicchia di privilegio o forse della speranza di privilegio". Laconico in chiusura ma sempre graffiante il priofessore Vecchio: "Ci sono diverse forme di mafia, la vera mafia è quella culturale. Sono orgoglioso di essere siciliano e della verità proclamata anche a rischio di carriera e di mille altre ritorsioni...".Comprensibile lo sfogo del prof. Ignazio Vecchio, neurologo e titolare della Cattedra di Bioetica e Storia della Medicina dell'Università di Catania, al Cappello di Archimede, come sempre, in onda su Prima Tv, canali 87 e 666.