La Regione Siciliana attraverso un'ordinanza ha stabilito la riapertura delle discoteche a partire da giorno 8 Giugno. Un controsenso assurdo se pensiamo che il coprifuoco sarà abolito soltanto giorno 21 Giugno. Restano quindi mille incertezze. Nel contempo il settore dovrà affrontare delle spese per poter ripartire. Lo Stato, la Regione in che modo sta aiutando le discoteche? Un'interrogativo che non trova concretezza. Enzo Aronica, proprietario del Banacher, racconta come dopo 51 anni di lavoro non ha riscontrato nessun aiuto da parte di chi lo promise: "Avevano detto di sospendere l'attività e che avremmo percepito il 30% dell'incasso dell'anno precedente. Per noi del settore non era un'accordo conveniente ma bisognava chiudere. In ogni caso le più di 300 discoteche siciliane non hanno percepito ne il 30% appena esplicato ne altri aiuti. Adesso non sappiamo quando e come ripartire. Abbiamo già perso una stagione. Si, si parla di riaperture ma con il coprifuoco in corso come può lavorare una discoteca? Preparare il locale per affrontare la stagione estiva vuol dire far fronte a delle spese di ripristino che equivarrebbero ad un'ulteriori perdita nel momento in cui la ripartenza non è sicura. Ad oggi, non avendo certezze, non sappiamo se assumere dipendenti... personale che nell'attesa troverà altra occupazione e mancherà a noi. Sono legate alla nostra attività più di 50 famiglie tra lavoro diretto e indotto. Il Banacher è un ampio locale nella quale poter rispettare l'opportuna distanza. Il Banacher insieme ai locali storici come il Charlie Brown, lo Snoopy, il Mc Intosh e il Gammon, rappresenta 51 anni di storia, sacrifici e conquiste, non è bello vedere le condizioni in cui versa. Spero ci diano il consenso di riaprire ovvero, di lavorare e far lavorare. Il lavoro è sacro".L'Italia è pronta a ripartire. La Sicilia da qualche giorno è ormai in zona gialla eppure, il futuro delle discoteche è ancora incerto. Ai microfoni dell'Informazione Raccontata Enzo Aronica, proprietario del Banacher si racconta con amarezza e sconforto.