La Sicilia boccheggia e i vigili del fuoco scarseggiano. Ieri nel Siracusano si sono sviluppati incendi importanti, almeno 7.
Le temperature come noto in questi giorni hanno sfiorato i 40 gradi. E oggi – secondo la protezione civile – sarà la giornata più rovente. Carmelo Barbagallo coordinatore regionale Usb Vigili del Fuoco, ha chiari i concetti: “Con le alte temperature purtroppo aumenta il rischi roghi. Catania, purtroppo, è un teatro naturale di roghi. Sterpaglie e arbusti sono un combustibile che facilmente brucia e si propaga. Anche se bisogna stare attenti anche ai piromani, che purtroppo sono diversi. Quando arriva dunque la stagione degli incendi si notano i vari problemi relativi alla macchina della sicurezza e salvaguardia delle persone che vede i pompieri in prima linea. La maggiore criticità, è il gap di risorse umane.
Purtroppo, in tutta la Sicilia e, soprattutto in comandi come Catania, dove la carenza di personale si aggira attorno al 35% così come in altre realtà siciliane se non si supplisce con l’aumento della squadra, ma attraverso lo straordinario o, attraverso quelle famose convenzioni, tutto diventa complicato. Più lavoro, più rischio, meno economie. Abbiamo chiesto a gran voce, di attivare le squadre boschive ma, a quanto pare hanno optato per il nulla, ovviamente lasciando il lavoro e le incombenze a noi.
Le criticità derivate dalle esigue risorse umane e l’aumento esponenziale degli interventi.
La sostituzione dei vigili del fuoco con droni, associazioni di volontariato o, privati. Oltre ai pagamenti dei nostri arretrati (i buoni pasto sono in arretrato di 7 mesi). Oltre, i presidi autostradali anch’essi sono passati ai privati.
Vogliamo l'Attuazione delle 21 squadre aggiuntive boschive nel territorio siciliano, così come proposto dalla direzione regionale Sicilia, in virtù dell’accordo pluriennale già stabilito con regione Sicilia, corpo forestale e protezione civile. Perché la Sicilia è un bacino di voti e i colleghi sono rassegnati, grazie anche a quanto non fatto da chi doveva rappresentarli in questi anni. Sui mezzi, grazie alle numerose vertenze, molto è stato fatto. Sugli organici, servono le 300 unità mancanti in regione, con l’assunzione degli idonei ai concorsi, potrebbero colmare le carenze. Ovviamente ci vuole un’attenta distribuzione nel territorio.Ci auspichiamo che con il prossimo corso sommozzatori (85 unità in territorio nazionale) possa finalmente essere operativo h24 il nucleo catanese.
Vogliamo che gli organici siano riclassificati e siano presenti perpetuamente con personale permanente assorbito dalle assunzioni, che vengono elargirgiti i fondi dei buoni pasto puntualmente, straordinario in maniera costante e, riattivare le mense dismesse a favore dei ticket elettronici, dimostratosi una vera sconfitta per i lavoratori”.