Il nostro pianeta si trova in un pessimo stato di salute, da tempo ci segnala che è necessario un cambio di rotta: dai cambiamenti climatici alle emissioni di anidride carbonica, dalla deforestazione all’estinzione delle specie animali, dallo scioglimento dei ghiacciai all’inquinamento dovuto all’emergenza rifiuti, tutti questi sono segnali importanti che impongono un immediato cambiamento di stili di vita, abitudini e attività produttive se vogliamo continuare ad abitare in un mondo che non ci sia ostile. Le richieste di cambiare e tutelare maggiormente il nostro territorio arrivano da più voci, negli anni esponenti politici, organizzazioni internazionali, comunità intere e singoli cittadini si battono per chiedere cambiamenti reali e ripensare il nostro rapporto con l’ambiente che ci circonda. Tali richieste si fanno sentire ancora di più in occasione dell’Earth day, Giornata mondiale della terra, celebrata in tutto il mondo nella giornata di oggi. Questo evento, noto come la più grande manifestazione ambientale del pianeta, si pone l’obiettivo come ogni anno di continuare la campagna di sensibilizzazione per la salvaguardia del nostro pianeta. Il motivo per cui giornate come queste vengono annualmente celebrate è prevalentemente quello legato al tema fondamentale relativo alla sensibilizzazione, termine che potrebbe apparire vuoto di significato, uno slogan con il quale riempirsi la bocca e riempire il dibattito pubblico senza però voler davvero dire qualcosa. Eppure, sensibilizzare è un’azione che potrebbe salvarci la vita, come sostiene da sempre Mario D’Angelo, amministratore unico Siciliana Maceri e Servizi srl: «Fare sensibilizzazione è una delle azioni indispensabili che ciascuno di noi deve compiere. Sensibilizzare non è soltanto provare a parlare di ambiente, di inquinamento, crisi climatica, manifestare con striscioni e gridare al mondo che il mondo non ci piace, è un’azione ben più concreta e complessa, significa prendersi la responsabilità di analizzare lo stato dei fatti, comprendere cosa effettivamente vada cambiato e muoversi per farlo». L’emergenza è reale: le emissioni di Co2, il riscaldamento globale, l’aumento del livello del mare, fenomeni atmosferici estremi e tante altri fattori rendono sempre più ostile la nostra vita sul pianeta. Un grafico fornito dall’organizzazione no-profit che promuove la consapevolezza tra i cittadini riguardante l’inquinamento dell’aria Waqi (World Air Quality Index), ci mostra in tempo reale l’indice di inquinamento atmosferico mondiale, fornendoci un quadro della situazione allarmante. L’aria che respiriamo diventa ogni giorno più irrespirabile, l’Oms avverte che 9 persone su 10 respirano aria inquinata, con gravi conseguenze sul nostro stato di salute. Se tocchiamo poi l’argomento relativo ai rifiuti, ci ritroviamo a parlare di “emergenza”, “problema” soprattutto nel nostro territorio. Le cose vanno cambiate subito, se vogliamo vivere in un ambiente sano e pulito, «la terra ci grida da tempo che le cose vanno cambiate - continua D’Angelo - un report dopo l’altro riceviamo fotografie sempre più allarmanti dello stato di salute del nostro pianeta, eppure spesso sembriamo dimenticarcene. Per quanto riguarda la questione “emergenza rifiuti”, poi, la nostra azienda, che opera da anni nel settore del commercio delle materie prime secondarie, ha fatto della trasformazione dei rifiuti in risorse una missione concreta. Carta e cartone sono le nostre “compagne di vita”, ci occupiamo di materiali che fanno parte del nostro ambiente, nell’ambiente entrano in circolo e lì devono ritornare, senza creare un impatto che sia dannoso. Quindi comunicazione, sensibilizzazione per noi vanno verso un’unica direzione, il lavoro consapevole in un’ottica eco-sostenibile». Se da un lato bisogna immediatamente correre ai ripari, per evitare inquinamento dell’aria, della terra e cambiamenti climatici estremi, da un altro bisogna insistere verso un’educazione al rispetto dell’ambiente, va insegnata sin da piccoli, in famiglia, a scuola, per inculcare nelle menti di ciascuno una consapevolezza che potrebbe salvare il nostro pianeta e le nostre vite: «Noi tutti possediamo dei princìpi che non intendiamo tradire: uno di questi è quello dell’educazione ambientale, strettamente - a nostro parere - legata all’educazione civica. Più volte ripetiamo che l’educazione al tenere pulito, al riciclo, a stili di vita sostenibili, crei non soltanto cittadini più eco-consapevoli, ma anche cittadini migliori in ogni ambito della vita. Il rispetto del pianeta implica anche il rispetto del prossimo. Insomma, cittadini migliori in un mondo migliore».