Le risorse naturali a nostra disposizione presenti sul pianeta sono destinate ad esaurirsi, ma come fare per evitare l’inevitabile collasso? Le energie rinnovabili potrebbero essere la chiave per poter vivere a ritmi più sostenibili, ma a che punto siamo nel passaggio verso la “carbon neutrality”, quanto c’è da lavorare sulle rinnovabili in Sicilia?
Le risorse della Terra non sono infinite, bisogna pensare al rinnovabile
È ora di svegliarsi, prima che sia troppo tardi. Lo sfruttamento senza ritegno delle risorse della nostra terra è ormai diventato insostenibile, e se non facciamo qualcosa saremo noi stessi a pagarne le conseguenze. Come siamo arrivati a questo punto? Ogni anno arriviamo con sempre più anticipo al giorno noto come “overshoot day”, il giorno del sovrasfruttamento nel quale il nostro pianeta esaurisce tutte le risorse naturali disponibili per l’intero anno, iniziando così a sfruttare quelle dell’anno successivo, come calcolato da una statistica del Global Footprint Network, organizzazione di ricerca internazionale. Questo dato ci lancia un allarme a cui non possiamo rimanere indifferenti, infatti se nei decenni precedenti l’”ora zero” delle risorse disponibili nel nostro pianeta arrivava più tardi, oggi esauriamo i beni a nostra disposizione in tempo sempre minore, e le conseguenze sono ben evidenti.
Sfruttamento, inquinamento, cambiamenti climatici e tanti altri segnali ci invitano, o meglio ci chiedono disperatamente di tutelare la nostra terra per il bene nostro e delle generazioni future, ma come farlo? L’obiettivo è quello della “carbon neutrality”, la neutralizzazione delle emissioni nel nome della sostenibilità ambientale. Proprio l’Italia potrebbe collocarsi come pioniera delle rinnovabili, e ancor più la Sicilia: la nostra isola, infatti, sarebbe - questo quanto si legge dal portale istituzionale della Regione Siciliana - “tra le più efficienti d’Italia”, primato registrato da dati diffusi dall'Osservatorio “Regions 2030", a cura di Public Affairs Advisors and Elemens.
Sicilia pioniera della trasformazione verde in Europa?
Di lavoro da fare, però, ce n’è tanto. Anche l’Unione Europea e la presidente della Commissione europea Ursula Von Der Leyen hanno visto la Sicilia come un tassello fondamentale per la “necessaria trasformazione” verde dell’energia in Europa. L’UE vede le potenzialità del sole dell’isola per una reale transizione ecologica, ma a che punto siamo oggi? Attualmente l’isola conta tre impianti di energia rinnovabile in esercizio: il parco eolico a Salemi/Trapani e gli impianti fotovoltaici di Lembisi e Santa Chiara. Inoltre, l’azienda energetica francese Engie - in accordo col colosso Amazon - ha ideato la creazione di due nuovi impianti agro-fotovoltaici a Mazara del Vallo e Paternò, con una capacità produttiva di 104 megawatt. Tale progetto ha lo scopo di produrre energia rinnovabile per alimentare le sedi di Amazon in Italia, con l’obiettivo di gestire il 100% del business con energia pulita entro il 2025, risparmiare all’ambiente ogni anno oltre 62.000 tonnellate di CO2 e destinare l’energia prodotta per l’80% ad Amazon e per il 20%
sul mercato, contribuendo al fabbisogno energetico di circa 20.000 utenze domestiche.La carbon neutrality è dunque una chimera? Forse lo è, forse è necessario ancora più impegno per raggiungere risultati concreti, ma ciò che può rendere reale una transizione verde per un futuro più sostenibile può essere soltanto l’impegno concreto di governi, aziende e privati, la consapevolezza che le risorse del nostro pianeta non sono infinite, ci vengono consegnate per essere utilizzate responsabilmente per vivere in armonia con il nostro pianeta.