Manca ormai davvero poco per le elezioni comunali a Catania ed in questi giorni la città sembra in subbuglio. Nella giornata di ieri infatti, i candidati sindaci si sono distribuiti nelle maggiori piazze delle città per concludere con i cittadini la campagna elettorale. Mentre il centro storico, in piazza Università ed in piazza Dante era congestionato dall'euforia collettiva che ha travolto la giornata, come fosse una voce fuori al coro, in piazza Cavour il movimento siciliano d'azione, di cui Mirko Stefio ne è segretario, ha tenuto la piazza insieme a Caterina Chiarenza (responsabile Fisa) e Andrea Giuffrida (movimento 3V) rimarcando la scelta di non partecipare a queste elezioni comunali a causa, tra le altre cose, di un sistema di alleanze farraginoso e complesso. «Gli invisibili» ribadisce Mirko Stefio, riferendosi alla piazza semivuota in contrapposizione con piazza università, occupata per sei ore dai candidati del centro destra. I presenti però, non sono lì per caso o per curiosità ma supportano e ascoltano con attenzione gli interventi. Il motivo? il sistema elettorale non consente la coerenza politica che invece dovrebbe essere il fondamento della politica.«Non vogliamo essere né a destra né a sinistra vogliamo solo essere parte di una società migliore». Troppi compromessi da accettare e strategie da mettere in gioco per trovare un’alleanza valida, rischiano infatti di far perdere la coerenza politica di cui Stefio parla. Il movimento Siciliano d'azione storicamente si batte per l'indipendentismo della Sicilia in virtù di valorizzare una terra da cui migliaia di giovani scappano. Per il segretario del movimento , la soluzione al problema della migrazione giovanile è quella di formare un partito scuola che possa davvero creare le fondamenta di una classe politica solida e nuova. Non è l'immagine dei giovani che serve alla politica in Sicilia piuttosto la loro voglia di fare e le loro competenze. “Il vero problema di Catania - afferma Stefio - non sono i fondi, piuttosto lo è la politica: scollata dal tessuto sociale in virtù di un elettorato ignorante che possa dunque affidarsi ai partiti rimarcando una retorica clientelare da cui la Sicilia è composta. L’ignoranzs porta alla possibilità di ribaltare un diritto come un "favore" offerto da una politica che cerca consenso. Voti scontati, direttive che arrivano da Roma, truppe camellate che affiancano i candidati del centro destra, questi i motivi per cui il movimento d'azione non intende candidarsi”. Catania ha già deciso chi sarà il buono sindaco? “Sì, già si sapeva!” ribadisce Stefio - scontento di un sistema elettorale che: “non consente coerenza politica ma piuttosto alleanze spesso controverse ed artificiose che hanno come unico obbiettivo quello di raccogliere voti”. Davanti a una politica del consenso, scollata dal tessuto sociale, Mirko Stefio, segretario del movimento siciliano d'azione, sceglie di stare “alla finestra“.I giovani scappano e la politica volta loro le spalle
«Una politica che ci vuole ignoranti»