di Alfio Franco Vinci
Peccato che i numeri del lotto vadano solo da 1 a 90, altrimenti con il 112 si sarebbe potuto tentare un terno secco, cioè da restarci secchi.
Partiamo da ieri mattina 25 luglio 2023 e andiamo a ritroso.
Oggi 26 luglio, per segnalare che a LETOIANNI l’incendio del giorno precedente che aveva compromesso l’autostrada CATANIA/MESSINA e la SS 114, si era ravvivato, ho dovuto chiamare il 112 per 15 minuti, declinare le mie generalità, dichiarare per quale motivo chiamavo. Venivo quindi "inoltrato" ai Vigili del fuoco, cui dovevo ripetere il tutto.
Ieri 25 luglio, dalle 18 alle 24, il numero di emergenza 112, chiamato per l’incendio di cui sopra, non ha mai risposto e le uniche notizie attendibili circa il livello di rischio le abbiamo avute dal Comandante della Polizia locale, tenente Arturo Nostro e dal sindaco Alessandro Costa.
Se anziché un incendio, si fosse trattato di un femminicidio, di una rapina, di un'aggressione, un qualunque reato cruento o predatorio, sarebbe stata la stessa cosa.
Insomma: il numero unico di emergenza non funziona; è lento, farraginoso e male organizzato e gestito.
Che senso ha dover ripetere due volte natura dell’emergenza, luogo e generalità?
Non credo che del 112 esistano 500 postazioni con 10 operatori ciascuna quante erano 112; 113; 115; 117, prima del colpo di genio che li ha unificati all’americana.
Le emergenze di questi giorni credo abbiano svelato che il “ IL RE È NUDO “; il ministro della Protezione Civile MUSUMECI dovrebbe pretendere una riorganizzazione radicale del sistema, anche per quanto riguarda la prevenzione dei rischi.
Non so se la società di gestione dell’aeroporto di Catania disponga di un “ risk manager “? Credo di no, altrimenti va sostituito d’urgenza. Uno scalo capace di supportare 10 milioni di passeggeri l’anno, non può essere chiuso ormai da dieci giorni, per la ricerca delle responsabilità.
Le imprese turistiche sono danneggiate, chiunque debba viaggiare è tonato indietro ai tempi del dopoguerra.
Ma forse è giusto così, perché siamo in guerra.
Siamo in guerra, ormai guerreggiata, contro incompetenza, lassismo, nepotismo pernicioso e assoluta mancanza di tempismo e determinazione nell’intervenire.
Sono situazione aggrovigliate in nodi bloccati.
Gli antichi usavano la tecnica del “nodo gordiano“.
Pensiamoci...