Si è svolto ieri a Catania, nei pressi dell'edificio dove hanno avuto sede il Consultorio autogestito e lo Studentato 95100, sgomberati il 5 dicembre dalla polizia, un presidio indetto da Asia Usb per ribadire il Diritto all'Abitare e agli Spazi Sociali autogestiti. Nonostante l'impietosa influenza stagionale che impera in città il presidio ha riscontrato partecipazione e l'interesse della stampa. Presenti fra gli altri rappresentanti di Spazi Sociali Catania, del Centro Sociale Officina Rebelde, del Pmli, del Centro di Solidarietà Popolare "G.Giuffrida", del Pcl, del Fronte della Gioventù Comunista e della Casa del Popolo "Cola Pesce".
Fra le militanti e i militanti di Asia Usb presenti anche sfrattati e un'occupante a Guardia Mangano di un'abitazione sfitta e abbandonata da anni, proprietà delle Ferrovie dello Stato.
"Questo presidio- spiega Orazio Vasta - responsabile provinciale di Asia Usb Catania - è stato indetto a sostegno degli sgomberati Consultorio autogestito e dello Studentato 95100 e a sostegno della manifestazione che si svolge oggi a Roma sotto il Ministero delle Infrastrutture per contestare il secondo appuntamento del tavolo sul Piano Casa, un piano voluto da Salvini che prefigura per i privati un ulteriore vantaggio per dominare sui territori, sull'offerta abitativa e per alimentare la repressione nei confronti principalmente di chi resiste agli sfratti per morosità non colpevole, di chi occupa immobili abbandonati da anni per avere un tetto sulla testa, di chi realizza spazi sociali autogestiti in edifici pubblici anch'essi da anni abbandonati. E non un caso che nella tavolata di Salvini partecipano Assoimmobiliare, Confedilizia, Legacoop Abitanti e FIMAA, che sta per Federazione Italiana Mediatori Agenti d’Affari. Totalmente assenti chi agisce nei territori per il diritto all'abitare".
"E mentre Salvini banchetta a Roma - continua il sindacalista- a Catania sono in elaborazione oltre 5 mila sfratti, gran parte per morosità non colpevole. Verrà coinvolto un altissimo numero di persone, compresi tantissimi minori di disabili".
"Sindaco Trantino - tuona Orazio Vasta - non pensa che sia giunto il momento di affrontare la questione abitativa di Catania? Non pensa che prima di abbellire la città bisognerebbe consentire a tutte e a tutti i suoi abitanti il diritto ad una casa?
Signor sindaco, lei mi dirà che ha ereditato la triste e grave questione abitativa. Vero. Ma lei, adesso, non l'ha sta affrontando. Ha mai pensato ad un Piano Casa per Catania?
Attendiamo una risposta".
Carlo Genovese