E' arrivato l'annuncio: il gruppo Pelligra investirà sullo stabilimento ex Fiat ed ex Blutec di Termini Imerese. Una vicenda che tecnicamente dura da oltre dieci anni, per quel che riguarda Blutec, ma che è partita molto prima con la crisi di Fiat, all’inizio degli anni 2000.
E paradossalmente per gli operai ci si trova nell’ultima finestra proponibile per la Cassa integrazione più volte rinnovata con vari escamotage. Adesso si chiude un commissariamento decennale con la proposta di aggiudicazione del bando di gara.
Arriva il gruppo Pelligra per lo stabilimento ex Fiat ed ex Blutec di Termini Imerese. Una vicenda che tecnicamente dura da oltre dieci anni, per quel che riguarda Blutec, ma che è partita molto prima con la crisi di Fiat, all’inizio degli anni 2000, quindi si avvicina a diventare ventennale. Tanto che per gli operai siamo nell’ultima finestra proponibile per la Cassa integrazione più volte rinnovata con vari escamotage. Adesso si chiude un commissariamento decennale con la proposta di aggiudicazione del bando di gara.
La notizia è emersa durante il vertice romano al quale hanno partecipato il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, il Ministro del Lavoro Elvira Calderone, oltre agli assessori regionali alle Attività Produttive Edy Tamajo ed al Welfare Nuccia Albano, i commissari straordinari per l’Area industriale di Termini Imerese, il Presidente dell’Autorità portuale della Sicilia occidentale Pasqualino Monti e i rappresentati dei sindacati dei lavoratori.
La procedura per l’assegnazione dello stabilimento e l’uscita dall’amministrazione straordinaria si è conclusa. I commissari hanno comunicato al Ministero dello Sviluppo economico che le offerte giunte sono state cinque ma di queste solo due per ‘intera procedura. Solo una di queste è stata considerata, però, affidabile.
A fronte della chiusura delle procura e delle valutazioni sulle offerte giunte i Commissari hanno presentato istanza di aggiudicazione al gruppo Pelligra holding Italia.
Il gruppo Pelligra è specializzando nella riconversione delle aree industriali dismesse attraverso la trasformazione in parchi industriali.
Il piano presentato dal gruppo è preciso con termini e scadenze che riguardano anche il personale. Sono 566 gli operai rimasti in questo bacino e ancora assistititi attraverso la Cassa integrazione. Di questi una quarantina dovrebbero maturare i requisiti per la pensione da qui a novembre.
Ne restano poco più di 500. Il progetto del gruppo Pelligra prevede di assumerne a contratto 350 da impiegare nelle opere di ristrutturazione e trasformazione dell’area industriale. I più giovani saranno chiamati al lavoro per un contratto di 2 anni.
L’idea avanzata dal Ministero coinvolge in pieno la Regione. Si tratta di dare vita, in concorso proprio con la Regione Siciliana, ad una società di scopo tra il Ministero del lavoro e la Sicilia con il concordo sindacale, che abbia la mission di formare e ricollocare al lavoro gli operai restanti, quelle persone che non potranno essere assunte.