Orazio Vasta
Aumenta la povertà assoluta (dati ISTAT 2023) e, ovviamente, aumenta il numero delle cittadine e dei cittadini italiani, il 42% , che per mancanza di soldi rinunciano a curarsi.
A sentenziare questo gravissimo dato è il 21° Rapporto "Ospedali e salute" a cura del Censis e dell'Aiop-Associazione italiana ospedalità privata.
Ma perché le persone che non dispongono di un reddito adeguato o sono senza reddito non si rivolgono al Servizio Sanitario Nazionale?
Gran parte del 42% della popolazione che rinuncia a curarsi per mancanza di soldi non è riuscita, quasi sempre per la lungaggine dei tempi di attesa, a ottenere accertamenti e cure dalla Sanità pubblica.
Invece c'è chi rinuncia, il 37% della popolazione, ad altre spese per poter accedere alla sanità privata.
E c'è un altro dato che definisce chiaramente lo stato di salute del Ssn: il 51% della popolazione ha escluso totalmente la sanità pubblica rivolgendosi direttamente alla sanità privata.
Ricapitolando:
- il 42% della popolazione economicamente disagiata ha smesso di curarsi;
- il 37% della popolazione rinuncia ad altre spese per potersi curare nelle strutture sanitarie private;
- il 51% della popolazione non si rivolge più al Ssn.
- Aggiungiamo noi un altro dato non trascurabile: il 12% della popolazione ricorre all’intramoenia, alias la sanità privata, nelle strutture pubbliche.
Insomma, in un paese dove i poveri sono sempre più poveri, dove i servizi pubblici sono stati devastati (leggi tagli!) dalle politiche dei vari governi - dal centrodestra al centrosinistra - che si sono succeduti in questi ultimi 40 anni, politiche protese verso la privatizzazione, risultata gran parte fallimentare, ci aspettiamo che quando tutto sarà privato saremo privati di tutto. E i fondi del Pnrr sulla Sanità? Quali sono i progetti per i siciliani? In verità siamo allarmati dalla notizia che ci siano 140 milioni di euro in meno per la sanità siciliana: urgono, quindi, chiarimenti dall’Assessorato al ramo (assessore Giovanna Volo) e dalla Presidenza della Regione (presidente Renato Schifani).
Intanto, è obsoleto ribadire "l'importante che ci sia la salute"...