Cresce l’attesa per la prima partita del Catania agli spareggi promozione per la Serie B: la squadra di Zeoli si sta allenando con costanza per arrivare al meglio al debutto il 14 maggio. Salvatore Monaco, difensore della squadra, è stato ospite a SalaStampa e ha parlato di queste settimane di allenamento, con focus sulla dimensione psicologica della squadra.
- Come la state vivendo questi giorni prima dell’esordio ai play-off?
“Ci stiamo allenando dall'1 maggio intensamente. Dopo la Coppa Italia vinta e i playoff raggiunti si sente un’aria di positività, dobbiamo proseguire su questa strada”.
- Tutti i tifosi si sono accorti di questa doppia faccia della squadra durante la stagione: avete trovato una motivazione che vi ha spinto nella fase finale?
“Quando un calciatore scende in campo dà sempre il massimo. La psicologia fa molto, ci sono stati tanti campioni che hanno sofferto di pressioni extracalcistiche ma lo si è scoperto solo dopo. Ora come ora non riesco capisco perché in campionato faticavamo e in Coppa vincevamo”.
- Prima Tabbiani, poi Zeoli, quindi Lucarelli e di nuovo Zeoli: i cambi tecnici hanno influito?
“Può darsi, molti calciatori quando c’è un cambio tecnico possono rallentare a livello di prestazioni. Noi siamo stati bravi perché abbiamo comunque raggiunto gli obiettivi prefissati. Siamo consapevoli di cosa stiamo facendo e dobbiamo continuare così. Lavoriamo su molte cose, noi calciatori ci stiamo preparando ai playoff e lotteremo partita dopo partita. Noi non possiamo nasconderci, in campo daremo battaglia a chiunque e il risultato lo si saprà dopo 180 minuti”.
- Chi sono le favorite del primo turno?
“Il Taranto è favorito sul Latina; il campo del Picerno è difficile, lo sfrutteranno per vincere col Crotone ma sarà comunque una partita aperta; Cerignola ha attaccanti forti e di categoria, ma il Giugliano è ben piazzato in campo e potrebbe farcela”.
- Servirà più testa o gambe?
“Servirà solo il cuore: per giocare 8 partite in 20 giorni ci sarà bisogno del cuore per arrivare fino alla fine. Catania è una piazza che merita la Serie A, spero di arrivarci passo dopo passo con i miei compagni”.
- Nell’ultima col Benevento, la contestazione della curva nonostante la vittoria e la conquista della Coppa. Come avete vissuto quel momento?
“I fischi sono ben accetti perché sono parte del calcio, siamo abituati ma li ho visti come un gesto di amore e affetto per il Catania, perché vuol dire che vogliono sempre di più. Bravi i miei compagni a risollevarsi e a raggiungere questo obiettivo che ci ha aperto un nuovo campionato. Sognare dà forza alla vita, speriamo di arrivare in fondo e incrociamo le dita”.
- C’è un appello che vuoi fare ai tifosi?
“I tifosi sapranno sostenerci e spingerci all’impresa: sognare è una cosa bella, speriamo di rivederci il 9 giugno e festeggiare. Noi onoreremo la maglia e i nostri colori. Nello spogliatoio si respira un nuovo clima. Ce la metteremo tutta, lotteremo fino alla fine”.