Per oltre 40 anni consecutivi Renato Marletta è stato il presidente provinciale dell’AIAC, cioè l’associazione allenatori dalla Serie A fino ai Pulcini. Marletta ha condotto le danze con piglio fiero e senza fronzoli, tesserando moltissimi tecnici, offrendo premi e riconoscimenti di grande rilievo a giornalisti, dirigenti, uomini politici; ma, soprattutto, è stato uno “shark” nel tesserare centinaia di adepti. Alle elezioni vinceva sempre lui, non c'erano dubbi.
Allenatori come Turi Castorina, Armando Algozzino, Pippo Cappello, Salvo D’Arrigo, Alfio Di Maria, Pino Rigoli, Melo Alecci, Salvo Bianchetti, hanno sempre cercato il “dialogo” con Marletta, ma la sua “dittatura” è stata talmente soft da far recedere chiunque dalla rivoluzione interna.
Marletta, lo ricordiamo, ha dialogato con i massimi allenatori di Serie A: da Castagner a Marano, da Mihajlovic a Zenga, da Zoff a Lippi; insomma un demiurgo potentissimo e rispettato da tutti, nessuno escluso. Difetti tanti, ma si faceva voler bene. Insomma, era uno di noi. Tre anni fa le nuove elezioni: dimissioni definitive di Marletta (finalmente, sussurrò qualcuno…) l'incarioco a Josè Sorbello e poi successivamente nel 2021 un new deal con il comandante “guerrriero” Lucio Tosto, un uomo per tutte le stagioni: militare irremovibile, stimato dalla stampa, dai colleghi, dagli arbitri e dai dirigenti federali; insomma l’uomo giusto al posto giusto, il braccio destro del presidente regionale AIAC Josè Sorbello. Un grande successo per Catania!
Tosto ha dato il massimo per poter dare ai suoi colleghi tutto l’apporto possibile e immaginabile per poter allenare in santa pace, con diritti acquisiti, prove legali, e tanti corsi di formazione di altissimo livello; con ospiti di Serie A negli locali del campo di hockey in via Nuovalucello a Catania. Incredibile. Supportato dall’allenatore Luca Di Gregorio, elegante ex giocatore del Catania (fra i dilettanti) e del Giarre, Lucio Tosto ha cominciato una serie di controlli per tutte le scuole calcio di Catania e Provincia con un’analisi minuziosa e perspicace.
Niente fumo e neiente scontii per nessuno; massima serietà e attestati di grande stima. Poi, qualche settima fa, Lucio Tosto si è dimesso ed è stato succesivamente ingaggiato dall’Imesi Atletico Catania 1994, quale direttore generale del settore giovanile: oggi Club Manager. Incredibile!
Che cosa era successo? Una ridda di voci contrastanti, una folla di pensieri pazzi per tutti i tesserati. Ecco cosa ci ha detto il “guerriero” (questa è la via…) Lucio Tosto.
"Non voglio fare polemiche con alcuno – afferma il Club Manager dell'Imesi Atletico Catania 1994 - mi sono dimesso per motivi personali: perché metto la dignità umana al di sopra di ogni cosa, al di là del Bene e del Male. Io ho i miei buoni motivi per aver deciso in questo modo così drastico, ma non voglio assolutamente creare contrasti in seno all’AIAC. Gli amici “veri” sanno realmente perché me ne sono andato e non intendo spiattellarlo pubblicamente. Vi dico solo che ci sono rimasto molto male, dopo tutti i sacrifici che ho fatto per l’associazione allenatori. Io non ho mai richiesto un rimborso spese, mi è stata pagata a malapena solo la benzina. Ditemi voi se potevo far finta di niente in situazioni gravi piuttosto di rilievo…".
- Ma il presidente Josè Sorbello avrà smosso mari e monti per poterla far recedere dal suo intento: siete amici da 50 anni. Non è una cosa da nulla!
“Stimo molto l’amico Josè, ma non posso tornare indietro: la vita mi ha insegnato che di fronte alla dignità umana non ci sono giustificazion di sorta: io sono io, non posso essere un altro. Non è filosofia, è forse solo la mia formazione militare: allenatore e uomo, con grande amore e passione per il calcio”.
Il grande sogno? Un valido settore giovanile
Ritrova il sorriso Lucio Tosto quando si parla del suo nuovo incarico come Club manager all'Imesi.
- Riparte dalla totale organizzazione del settore giovanile dell'Imesi?
"Qui a Viagrande si respira un clima di grande entusiasmo. All’Imesi Atletico Catania mi trovo molto bene: con in testa il dott. Franco Proto (CEO & Founder dell'Imesi Atletico Catania 1994, ndr) e il diesse Damiano Proto, ci siamo trovati sulla stessa linea di pensiero: insomma, la proprietà ha le idee chiare sulla strada da percorrere, valorizando e non trascurando nemmeno un dettaglio del settore giovanile, organizzandolo al meglio, pur nelle difficoltà delle tempistiche (lo stadio Francesco Russo di Viagrande è stato consegnato a fine luglio, ndr): ma nessun problema, stiamo recuperando terreno. Ho creato un piccolo team: con me ci sono Antonio Messina e Claudio Brancati e la segretaria Angela Coppola (moglie dell'indimenticabile Santo Palma, ndr); Angela è molto brava e stiamo facendo un grande lavoro preparatorio per allestire un valido settore giovanile. Non a caso abbiamo selezionato e scelto tutti tecnici con tesserino Uefa B e Uefa C. E non è facile, perchè stiamo lavorando alacremente per la Scuola Calcio, per la categoria Giovanissimi, la categoria Allievi e l'impegnativa Under 18. Viagrande, Aci Bonaccorsi, Valverde, San Giovanni la Punta, Pedara, Battiati e Zafferana sono i paesi etnei su cui puntiamo particolarmente. Ecco, ci piacerebbe diventare presto il punto di riferimento dell'area metropolitana di Catania per il settore giovanile. Il sole dell’avvenire è nelle nostre mani…".
Futuro presidente Aiac
In merito all'Aiac dunque Il “guerriero” Lucio ha parlato: questa è la via! Adesso il Trono di Spade (è solo un’allegoria…) è vuoto: chi sarà il successore di Luca Tosto? La risposta non è affatto facile, perché molti allenatori sono già impegnati in varie società. Possiamo ipotizzare qualche nome: Salvo Bianchetti, Armando Algozzino, Saro Picone, Nino Leonardi, Mario Belardi, Natale Belardi, oppure cambiare tutto e un nome su tutti: Luca Di Gregorio, ma dovrà dimettersi dalla FIGC catanese! Il presidente regionale Josè Sorbello dovrà risolvere in tempi brevi il <busillis>, dopo tanti sacrifici trovare un personaggio carismatico, che sia all'altezza di Lucio Tosto e di Renato Marletta: non sarà facile. Unica soluzione, a nostro sommesso parere, è un’Assemblea Generale di tutti gli iscritti con l’aiuto della FIGC di Lino Gurrisi. O è solo un sogno del cronista?