Alfio Franco Vinci
Credo che una Legge, per essere degna di tale nome, non deve solo essere scritta, approvata dai due rami del Parlamento, promulgata dal Presidente della Repubblica ed infine pubblicata sulla Gazzetta ufficiale.
Non basta affatto, se poi, non viene rispettata e fatta rispettare.
Mi riferisco in particolare alla legge che modifica, aggiorna e contestualizza il codice della strada.
Mi riferisco, ancor più in particolare a:
Uso del cellulare, non in viva voce, mentre si è alla guida;
Uso dei monopattini elettrici, ancora senza targa;
Senza copertura assicurativa;
Senza casco di protezione indossato dal conducente;
Scarso uso di cinture di sicurezza;
Diffusa circolazione di veicoli non revisionati;
Altrettanto per la circolazione di auto e moto non assicurati.
Alcuni di questi controlli possono effettuarsi con sistemi elettronici, essendo riscontrabili da remoto, così come avviene per la cosiddetta tassa di circolazione;
Altri no.
Occorre il controllo fisico, in questo caso “on the road “.
E qui casca l’asino.
Controlli praticamente a zero.
È così che si perde la fiducia dei cittadini.
Non basta fare le leggi; bisogna applicarle e farle rispettare .
Il rischio , ormai comprovato ,che si corre è che la legge venga considerata una regola solo per i fessi.
Più la su viola e calpesta, più si è “bravi” di Manzoniana memoria, o più semplicemente “ sperti” alla catanese.
Aggiungo che, questo inconcepibile lassismo induce a pensare che la vera separazione dei poteri dello Stato sia quella di un esecutivo che non da corso a quanto disposto dal potere legislativo, come se “non condividesse”.
La riflessione che ne scaturisce è scoraggiante;
In Italia ci sono le leggi, ma NON C’È LO STATO;
Quello STATO, a cui noi tutti abbiamo delegato la nostra sicurezza, la nostra salute, la garanzia della nostra civile convivenza, l’educazione dei nostri figli.
Forse autocelebrando la bravura e l’efficienza di quel tal ministro, “che sta bene dove sta”, pensano di tranquillizzarci.
Non è così.
Non va tutto bene “MADAMA LA MARCHESA”