Piero Santonastaso*
Il 2024 si è concluso con un bilancio provvisorio di 1137 morti di lavoro, 67 in meno rispetto ai 1204 del 2023. Sono 867 le vittime durante il lavoro (-56), 270 quelle in itinere (-11). Una strage.
La media quotidiana rimane superiore ai 3 morti al giorno, un numero immutabile da anni: 3,1 rispetto a 3,3 del 2023.
Il primato delle vittime appartiene saldamente alla Lombardia: 165 (+5). Al secondo posto la Campania con 113 (+4), che scavalca il Veneto (104, -21), mentre balza dal settimo al quarto posto la Sicilia con 90 morti (+12). Dieci vittime in più in Emilia Romagna, che passa da 79 a 89. Più che dimezzati i morti di lavoro in Abruzzo (da 61 a 27), quasi dimezzati in Calabria (da 51 a 26). Sfiora il raddoppio il Trentino, che passa da 11 a 21. Numeri relativamente stabili per tutte le altre regioni. Nei prossimi giorni un’analisi più articolata.
Nota finale per i dati diffusi dall’Osservatorio di Bologna del sempre benemerito Carlo Soricelli, che parlano di 1481 morti nel 2024. Una cifra senza alcun senso, comprensiva di incidenti domestici e non pochi doppioni.
Pompeo Mezzacapo, 39enne di Capodrise (Caserta), moglie e 3 figli, è morto martedì 31 dicembre per il ribaltamento del muletto con il quale stava operando alla Frigocaserta di Gricignano di Aversa.
Sayed Atef El Bendary, 24enne egiziano residente nel Cremonese, è morto martedì 31 dicembre precipitando da un’altezza di 10 metri alla ex Polenghi di Montanaso Lombardo (Lodi). Impegnato nella riqualificazione dell’area, il lavoratore era sul tetto di un capannone che ha ceduto all’improvviso, senza lasciargli scampo.
Monia Massoli, 55enne di Marsciano (Perugia), intorno alle 18 di martedì 31 dicembre stava andando al lavoro in bici al ristorante Le Cerquelle, lungo la provinciale 375. Era quasi giunta a destinazione quando è stata investita da un’automobile ed è morta sul posto.
Sergio Bonini, 66enne titolare di un’attività di home restaurant, è morto intorno alle 22 di martedì 31 dicembre mentre serviva il cenone per una trentina di persone a Godi di San Giorgio (Piacenza), vittima di un infarto. Nel 2013 anche il padre era morto per arresto cardiaco il giorno di San Silvestro.
Renzo Villani, allevatore 61enne di Bardi (Parma), è morto domenica 29 dicembre per le gravi ferite riportate dopo essere stato caricato da un toro del suo allevamento.
Dicembre 2024: 69 morti (sul lavoro 61; in itinere 8; media giorno 2,2)
Anno 2024: 1137 morti (sul lavoro 867; in itinere 270; media giorno 3,1)
165 Lombardia (117 sul lavoro - 48 in itinere)
113 Campania (96 - 17)
104 Veneto (73 - 31)
90 Sicilia (65 - 25)
89 Emilia Romagna (68 - 21)
88 Lazio (58 - 30)
71 Puglia (46 - 25)
68 Toscana (55 - 13)
67 Piemonte (53 - 14)
35 Sardegna (30 - 5)
34 Marche (24 - 10 )
27 Abruzzo (22 - 5),
26 Calabria (21 - 5)
22 Liguria (19 - 3), Friuli V.G. (18 - 4), Estero (19 - 3)
21 Trentino (17 - 4)
19 Umbria (14 - 5)
14 Basilicata (14 - 0)
13 Alto Adige (12 - 1)
7 Valle d’Aosta (7 - 0)
4 Molise (4 - 0).
Novembre 2024: 102 morti (sul lavoro 77; in itinere 25; media giorno 3,4)
Ottobre 2024: 100 morti (sul lavoro 74; in itinere 26; media giorno 3,2)
Settembre 2024: 93 morti (sul lavoro 67; in itinere 26; media giorno 3,1)
Agosto 2024: 97 morti (sul lavoro 67; in itinere 30; media giorno 3,1)
Luglio 2024: 104 morti (sul lavoro 83; in itinere 21; media giorno 3,3)
Giugno 2024: 105 morti (sul lavoro 72; in itinere 33; media giorno 3,5)
Maggio 2024: 101 morti (sul lavoro 79; in itinere 22; media giorno 3,1)
Aprile 2024: 105 morti (sul lavoro 85; in itinere 20; media giorno 3,5)
Marzo 2024: 84 morti (sul lavoro 68; in itinere 16; media giorno 2,7)
Febbraio 2024: 96 morti (sul lavoro 76; in itinere 20; media giorno 3,3)
Gennaio 2024: 81 morti (sul lavoro 55; in itinere 26; media 2,6).
*della rete Morti di lavoro