“L’Acireale? Non è un passo indietro, anzi. Per me è come una Ferrari”, questa la dichiarazione del nuovo tecnico dell’Acireale Peppe Pagana durante la conferenza stampa di sabato, tenutasi presso la sede legale dell’Acireale Calcio in occasione della presentazione ufficiale a tifosi e stampa. Presenti per l’occasione anche il Direttore Generale Giuseppe Fasone, il Direttore Sportivo Agatino Chiavaro e il Responsabile Organizzativo Pasquale Leonardo. Sembra proprio che la scelta di Pagana sia dipesa non solo dai suoi ottimi risultati come calciatore e allenatore, ma anche dal rapporto di profonda stima che lo lega a Chiavaro (entrambi legati all'ex presidente del Siracusa, Giovanni Alì). Per Pagana si tratta in realtà di un ritorno, anche se in un altro ruolo, è chiaro. Infatti, nella stagione 2003/2004 l’ex allenatore del Troina e del Siracusa ha indossato la maglia dell’Acireale, siglando dei gol spettacolari poi soprannominati “alla Pagana”. Ciò che l’ha spinto a scegliere di ridiventare un granata, ha spiegato durante la conferenza stampa, è la sua voglia di riscatto. “Per ottenerlo – dice - servono giocatori che abbiano la tua stessa fame e vogliano riscattarsi davvero, come Tuninetti, Diop, Rizzo, Joao Pedro, Marcos Paulo, Nahuel e Crispini.” Insomma, Peppe Pagana sembra già avere le idee chiare su come preparare l’Acireale al campionato di serie D 2019/2020, e poco importa che ci sia la corazzata Palermo, i granata saranno comunque protagonisti. Qualcuno però pensa che Pagana abbia il dente avvelenato a causa dell'esperienza col Siracusa. In realtà, come ha spiegato in conferenza, il Siracusa sotto la sua guida è uscito sempre a testa alta, ed ha perso solo contro quelle squadre che oggi militano in serie B, ossia Juve Stabia e Trapani. Ma adesso è tempo di pensare al presente, colorato a forti tinte granata. L'accoglienza da parte dei tifosi è stata già calorosa, e Peppe Pagana non può che esserne felice.