Da Cambiamo! nasce Coraggio Italia, nuovo partito politico del sindaco di Venezia Luigi Brugnaro in sinergia con il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti. Il progetto politico mira a unire le forze e l’elettorato del centrodestra moderato che non si è sentito finora adeguatamente rappresentato: questa la lettura data dall’On. Salvo Giuffrida, coordinatore regionale di Cambiamo!, intervistato da Sicra Press per esporre gli obiettivi e le novità del partito politico. “Rilancio” è forse una delle parole-chiave con cui si intende presentare il nascente partito, senza però sconvolgere i punti cardine del programma politico di Cambiamo! «Sostanzialmente non cambia nulla - spiega l’On.Giuffrida - Si tratta di una fusione tra Cambiamo! e Coraggio Italia pensata già da diverso tempo. Oggi si sta procedendo amministrativamente ad una fusione delle due entità partitiche. La presidenza del partito viene assunta dal sindaco di Venezia Brugnaro e il presidente della regione Liguria Toti condurrà le sorti di questo partito». Solide le radici politiche del nuovo movimento, che tiene a rappresentare una parte ben precisa del Paese: «A livello di linea politica non cambia nulla, siamo la gamba moderata del centrodestra. Vogliamo rappresentare quei moderati che nel tempo hanno avuto sfiducia nei partiti, che hanno assistito alla “politica degli slogan”. Nei fatti si è fatto poco, creando sfiducia nel popolo italiano. Noi vogliamo adottare una politica dei fatti, legata al territorio, che senta le esigenze del territorio che non sono state sentite e rappresentate». L’obiettivo è dunque quello di - mantenendo una linea politica coerente - partire dai fatti, da una politica del territorio e da una rappresentanza concreta per riportare ad una cittadinanza attiva un elettorato rimasto per troppo tempo dormiente, soprattutto se si guarda ai dati in Sicilia che dipingono il quadro di un astensionismo dilagante, un disinteresse alla politica sempre crescente. «In sicilia siamo al 52% di gente che non è andata a votare. Con questo progetto vogliamo puntare al recupero dell’elettorato». Ma come fare, come riprendere una fiducia di un elettorato debole? Con progetti che possano andare a lavorare sui problemi del Paese: «Prima della pandemia - risponde Giuffrida - ci trovavamo in una situazione economica debole, non eravamo competitivi sui mercati internazionali, abbiamo un livello di disoccupazione molto alto. Queste sono le evidenze che dal 2008 in poi hanno creato una fortissima decrescita del prodotto interno lordo e dell’economia italiana. Pertanto, con un importante investimento economico, potremmo acquistare credibilità internazionale. Soltanto così, con investimenti, crescita dell’occupazione, crescita del Prodotto Interno Lordo, con il coinvolgimento del popolo italiano andremo avanti. Bisogna dare fiducia alle istituzioni e tornare alle urne».