Riceviamo e pubblichiamo la nota del Comitato Studentesco dell'istituto Spedalieri di Catania
In seguito alla decisione, presa nella giornata di mercoledì dalla task force regionale, di disporre l’erogazione delle lezioni in presenza in tutta la Sicilia, a partire da oggi molti sindaci siciliani,
compreso il primo cittadino di Catania, hanno disposto la sospensione dell’attività didattica in presenza motivando la scelta con la mancanza di sicurezza all’interno delle nostre scuole, già più volte evidenziata dalla comunità scolastica.
È da mesi, infatti, che chiediamo e che ci vengono promessi:
• Screening periodico della comunità studentesca
• Mascherine ffp2 gratuite per gli studenti
• Distanziamento all’interno delle aule
• Sicurezza sui mezzi di trasporto pubblico
• Sistemi di aerazione nelle aule
Tutto ciò senza ricevere però alcun riscontro concreto. Agli studenti spettano solo richieste disattese? Chiediamo una scuola che sia realmente sicura ma ad oggi è sotto gli occhi di tutti che non
lo sia. Tenere le scuole aperte è prioritario, ma in assenza delle misure sopracitate e dunque a causa dell’assoluta negligenza dei nostri governanti, bisogna giungere a nuove soluzioni;
la DaD non lo è di certo, piuttosto risulta essere una delle problematiche più ostiche. Tornare nella spirale infernale del fare lezione da dietro una webcam non è una misura attuabile sul
lungo termine.
La didattica a distanza non può più essere utilizzata in maniera emergenziale per coprire e sostituire i mancati interventi necessari alla sicurezza nelle scuole. Stiamo assistendo ad
una narrazione ciclica, ogni qualvolta ci si ritrova dinanzi ad un’impennata di contagi ci viene ripetuto come “ormai sia troppo tardi”, che “le misure necessarie non siano state attuate in
tempo”, che “si potevano fare tante cose ma ormai ci si ritrova pressoché a ridosso del rientro” e quindi come “extrema ratio” “bisogna” ricorrere alla Dad.
Questa narrazione non possiamo più accettarla. Ci siamo stufati.
Per tre giorni la nostra regione ha deciso di modificare il calendario didattico, prolungando di fatto la pausa natalizia, senza però sfruttare in alcun modo questo tempo che invece si
sarebbe potuto utilizzare per l’attuazione di attività dedite al garantire agli studenti un rientro realmente controllato.
Come Liceo Spedalieri abbiamo deciso di tentare di cambiare le cose, di far sentire il nostro dissenso rispetto a decisioni che ci vengono sempre imposte dall’alto e che non sono mai
frutto di collaborazione con chi vive la realtà scolastica ogni giorno.
Per questo chiediamo alla comunità studentesca, al corpo docenti e a tutti i lavoratori del comparto scuola, seguendo l’onda di altre province siciliane e non solo, di aderire al flash
mob per rivendicare il diritto ad un rientro a scuola in sicurezza.
Per la giornata di oggi 14 gennaio chiediamo agli studenti ed alle studentesse di prendere parte alla protesta che si terrà fuori dalla nostra scuola. Chi vorrà potrà seguire da lì le lezioni
in DaD. Se possibile è fondamentale portare dei materiali come cartelloni e striscioni per dare un forte apporto visivo.
Purtroppo per ragioni di sicurezza il numero degli studenti dovrà essere limitato.