Cresce la tensione per l'aumento indiscriminato delle bollette. Numerose le proteste in piazza che vedono non solo i commercianti, ma anche cittadini e studenti.
"Mazara si ferma" circa 2500 persone ieri hanno protestato contro il caro bolletta
La protesta contro gli aumenti è come un'onda che sale, inarrestabile. Più di duemila persone hanno preso parte, ieri a Mazara del Vallo, alla manifestazione 'Mazara si ferma' organizzata contro il caro bollette. In piazza della Repubblica si sono radunati non solo i titolari di attività commerciali, ma anche cittadini esasperati per gli importi esosi delle bollette degli ultimi mesi. "Stiamo vivendo una condizione davvero critica - hanno detto alcuni commercianti - continuando così non riusciremo più a poter garantire l'apertura delle nostre attività". In piazza sono scesi anche gli studenti: "Siamo sfiduciati da questa situazione che compromette il nostro futuro", hanno detto i giovani. Alla manifestazione hanno partecipato anche commercianti provenienti dai paesi limitrofi. Il corteo da piazza della Repubblica ha raggiunto piazza Matteotti dove poi si è sciolto. Ma la protesta per il caro energia non si ferma. Il nuovo raduno di commercianti, cittadini, artigiani e pensionati si terrà il 25 ottobre prossimo in piazza Politeama. «Vogliamo incontrare il sindaco di Palermo Roberto Lagalla per capire quali iniziative si possono mettere in campo per far fronte alle nostre difficoltà», hanno detto i commercianti.
Numerose le proteste in programma, tra cui quella del Sinalp
Il Sinalp Sicilia aderisce convintamente alla fiaccolata #nonspegneteci in programma venerdì 21 ottobre alle ore 20,30 che vedrà tutti i cittadini tartassati da uno Stato “predatore” sfilare da Piazza Politeama, a Palermo, punto di aggregazione e partenza, fino al Palazzo Reale, sede del Parlamento Regionale."Il Sinalp già da circa un anno denuncia l'aumento indiscriminato degli idrocarburi, del gas, della luce e dell'acqua, beni primari di ogni popolo" spiega in una nota il segretario regionale Andrea Monteleone. "Come Sinalp - prosegue - abbiamo inviato due esposti di denuncia al II Governo Conti, al Governo Draghi e alle Prefetture d'Italia sugli aumenti indiscriminati dei servizi energetici che stanno distruggendo il tessuto imprenditoriale italiano e conseguentemente stanno creando una enorme bolla di lavoratori disoccupati. Abbiamo dato vita anche alla raccolta firme per denunciare questa strage di lavoratori che andranno ad ingrossare le spese dello Stato visto che dovranno chiedere, per sopravvivere, la NASPI, ed alla sua scadenza, non trovando lavoro, andranno a sommare il già eccessivo bacino di titolari del Reddito di Cittadinanza. Il Sinalp non intende rinunciare alla battaglia di civiltà e salvaguardia del diritto al lavoro che di fatto viene pesantemente attaccato dagli aumenti eccessivi, speculativi e non motivati dei costi energetici che ogni azienda ed ogni lavoratore subisce giornalmente per l'incapacità della Politica nel dare risposte reali e concrete agli Italiani.Per questo motivo, su invito del promotore, Alessandro Fontanini, il Sinalp Sicilia aderisce convintamente alla fiaccolata #nonspegneteci di venerdì 21 ottobre. Invitiamo tutti a partecipare".