È già diventato un ricordo il pari rimediato al Massimino contro la Sancataldese la scorsa domenica, ma ciò che è certo è che ha comunque lasciato il segno. Il 3-3 contro la compagine verdeamaranto è stato sufficiente per scatenare nuove polemiche in città riportando la mente a dicembre, quando ci si allarmava per i pareggi ottenuti dai rossazzurri. Al momento Catania è una roccaforte, con la promozione in tasca da oltre un mese la squadra di Ross Pelligra ha realmente poco da temere. Ma il rush finale necessita ancora di alta concentrazione e alla vigilia della gara contro il Real Aversa, in programma domani alle 15.00, l’obiettivo è chiaro: vincere. Dopo una cavalcata inarrestabile che ha portato gli etnei a festeggiare con largo anticipo la promozione un calo di tensione è più che giustificabile e non intacca di certo la stagione della squadra. Una chiave di lettura condivisa da molti ma non da tutti. Come detto sono state parecchie le critiche avanzate in settimana, arrivate anche all’indirizzo di mister Giovanni Ferraro che nella consueta conferenza stampa che precede il match ha dato spazio a un ampio sfogo: “Mi fa incazzare se viene meno la riconoscenza dopo il cammino intrapreso quest’anno.Noto che spesso si analizza la singola partita e non il campionato, questo mi dispiace. Se si è riaccesa qualche critica, lascia il tempo che trova. Io so solo che il club ha chiamato me, il mio staff e la squadra per riportare il Catania tra i professionisti e l’obiettivo è stato raggiunto addirittura con 25 punti di vantaggio, miglior attacco e migliore difesa del girone. Giudicare il Catania per una gara è troppo riduttivo, diamo merito a questi ragazzi, poi a fine campionato ognuno farà le propri scelte. Il futuro non ci appartiene, viviamo il presente, io sono contento dei ragazzi“. Pugno duro e voce alta, Ferraro si fa sentire e mette le cose in chiaro. Il campionato non è terminato lo scorso 19 marzo. In quell’occasione è stato raggiunto solo il primo degli obiettivi preimpostati dalla squadra e dalla società: “Si procede per step -ha dichiarato il tecnico- Non spostiamo l’attenzione, facciamo più punti possibili, non voglio che si cancelli quanto fatto finora. Vogliamo inseguire nuovi record, finire a 30 punti sopra il Locri e vincere la poule scudetto”. Per la sfida contro i campani Ferraro dovrà fare a meno di parecchi giocatori, le defezioni crescono ma non il tecnico ci tiene a sottolineare che non è il caso di fare allarmismo. Con Rizzo squalificato, Somma, Palermo e Jefferson infortunati e Litteri febbricitante rimodulare l’undici di partenza non sarà sicuramente semplicemente ma il tecnico rossazzurro mette a tacere ogni forma di allarmismo: “Le assenze non ci spaventano, siamo una squadra. Anzi, chi ha giocato meno fino a questo momento può farmi capire che ho sbagliato a non sceglierlo finora, dando dimostrazione del proprio valore. Avremmo vinto ugualmente il campionato, a prescindere dalle assenze. Perchè ho tanti giocatori esperti, tanti elementi che hanno portato una qualità elevata negli allenamenti. Chi giocherà in Campania? Gioca chi rema, picchia e ha voglia di dimostrare di essere un giocatore importante”. In terra campana si respira aria di riscatto, per il Catania per rimediare al “passo falso” contro la Sancataldese, per il Real Aversa per tentare a sole tre partite dalla fine del campionato di provare a tirarsi fuori dalla zona playout. “Sappiamo che l’Aversa si giocherà in casa la salvezza - commenta Ferraro- . Il loro campo è più in terra che in erba, quindi dovremo essere bravi ad abbinare le nostre qualità ad un giusto approccio. Senza cercare alibi ma giocando con testa, voglia e applicazione”. Il fischio d’inizio allo stadio Augusto Bisceglia di Aversa è in programma domani alle 15.00. A dirigere il match sarà il sig. Andrea Bortulussi della sezione di Nichelino, coadiuvato dagli assistenti Alessandro Castellari e Matteo Manni rispettivamente di Bologna e Savona. Ferraro risponde a tono alle critiche
Quante defezioni in casa Catania, ma Ferraro non teme nulla