I loro occhi dicono tutto. Ogni parola è superflua. E’ arrivata giovedì pomeriggio all’aeroporto di Catania, con un volo proveniente da Beirut dopo aver fatto scalo a Roma, una famiglia siriana composta da cinque membri. Hanno viaggiato da Beirut sino all’Italia insieme ad altri 20 siriani e tutti hanno precedentemente vissuto a lungo presso i campi profughi di Akkar, nel Nord del Libano, nella Valle della Bekaa o in alloggi precari alla periferia di Beirut. Il loro ingresso in Italia è stato possibile attraverso i Corridoi Umanitari promossi dalla Comunità di Sant’Egidio, dalla L’accordo tra questi soggetti promotori ed i Ministeri dell’Interno e degli Esteri ha permesso, dal mese di febbraio 2016 ad oggi, di portare in salvo nel nostro Paese, solo dal Libano, 2544 persone. Complessivamente in Europa con i Corridoi Umanitari La famiglia giunta a Catania è stata accolta presso un appartamento messo a disposizione dalle e tutti i membri della famiglia sono stati accompagnati nel percorso di integrazione grazie all’apprendimento della lingua italiana e, una volta ottenuto lo status di rifugiati, all’inserimento nel mondo lavorativo.I corridoi umanitari, interamente autofinanziati e realizzati grazie ad una rete di accoglienza diffusa, rappresentano un modello di successo che coniuga solidarietà e sicurezza. Soddisfatto , responsabile regionale della comunità di Sant'Egidio, presente all'aeroporto Vincenzo Bellini, ben felice di accogliere chi è sfuggito alle violenze e all'assoluta precarietà di vita. Sant'Egidio in prima linea
Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia e dalla Tavola Valdese.
sono giunti circa 6300 rifugiati.
suore carmelitane di clausura di Ragusa
Emiliano Abramo