Con la decisione di mantenere lo stato del "copia e incolla" rispetto alla cronoprogrammazione delle attività consortili - tali e quali a quelle degli anni precedenti - Sammartino in Sicilia mette a knock out il settore agro-silvo-pastorale!
Questo "timore" sempre più concreto aleggia nell'attesa del giudizio di legittimità costituzionale in merito alla legge di stabilità finanziaria 2024 approvata e pubblicata in gurs n 3 del 31 gennaio 2024, in cui sono contenuti gli articoli 7 e 50 che riguardano rispettivamente le misure economiche relative per procedere al turnover nei Consorzi di Bonifica e alla equiparazione dei criteri stabiliti nel nuovo accordo Stato Regione che sposta il beneficio di tale misura al 125% nel 2024 e 2025 e al 100% nel 2026.
L'organo di controllo in questione è il Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali risponderà entro 60 giorni e fino ad allora sarà tabù....poi, nel caso di accettazione partirà l'iter stabilito dai decreti attuativi!
Quindi, in numeri spiccioli, i Consorzi di Bonifica siciliani che hanno una carenza di organico di oltre 500 unità di lavoro professionali a tempo indeterminato ed hanno a disposizione una platea di circa 800 lavoratori che lavorano una porzione dell'anno (3, 4, 6 mesi l'anno); pertanto è un dato oggettivo che i Consorzi di Bonifica rimarranno senza operatori in campo - manovratori/saldatori/muratori/meccanici/elettrotecnici/palisti etc etc - e non potranno spendersi nella manutenzione delle infrastrutture per ridurre i consumi d'acqua, pur essendo già scarsa e razionata dal 9 di gennaio in 39 Comuni e per un tempo indefinito!
Altro che unità di crisi, in Sicilia non si vede luce in questo tunnel poiché manca l'unità di intenti e la capacità di investimento manageriale pronta a scommettersi, facendo emergere ancora una volta un pavido atteggiamento che non dà oggi e non restituirà domani quella serenità di cui ha bisogno la popolazione, in visione della crisi climatica sempre più dirompente!
Il Sifus chiede maggiore coraggio politico, visto che i Consorzi di Bonifica sono commissariati dalla politica e le esigenze non mancano, come conferma il riconoscimento della calamità naturale richiesta da questo Governo regionale!