Le ragioni della recente Sentenza della Suprema Corte di Cassazione, promossa dall’avv. Luigi Savoca che, da adesso, obbligherà la Regione Siciliana a risarcire i danni (fino a 12 mensilità) per l’uso continuato dei contratti a termine a tutti gli operai forestali OTD che solleveranno la questione in giudizio sarà come sottolinea l'avvocato Savoca: "Una potente arma nei confronti della Regione per la tutela dei diritti”.
“Qualora, tutti gli operai forestali a tempo determinato facessero causa alla Regione, la Regione dovrebbe risarcire ben oltre 200 milioni di euro” gli fa eco Maurizio Grosso, segretario generale del Sifus, stamani in conferenza stampa. presenti anche il segretario regionale del Sifus, Franco Cupane, l’avv. Cassazionista, Luigi Savoca.
"Si è arrivati a questa sentenza - spiega l'avvocato Luigi Savoca - perché la magistratura del territorio non ha riconosciuto le ragioni dei lavoratori per cui si è dovuto arrivare sino in cassazione. Questa sentenza in qualche modo risolve il problema dei lavoratori in quando stabilisce dei principi che ora dovranno essere applicati dai giudici che saranno investiti in questo contenzioso e quindi dà una certa sicurezza ai lavoratori di vedere riconosciuti i loro diritti”.
Incalza il segretario generale del Sifus, Maurizio Grosso, che spiega come il Sifus intenda utilizzare questa sentenza quale “strumento di pressione” nei confronti del Governo Schifani, dell’assessore all’Agricoltura Luca Sammartino e del Parlamento siciliano per stabilizzare, attraverso contratti a tempo indeterminato, gli operai forestali OTD.
“Noi non siamo un ufficio legale ma un sindacato di lotta - afferma Grosso - per i diritti negati e come tale, non abbiamo interessi specifici a vincere le cause, ma ad utilizzarle come “strumento di pressione” per ottenere la stabilizzazione degli operai forestali. Organizzeremo pertanto, migliaia di operai, per fare causa contro Regione, fermo restando che, qualora il Governo dovesse procedure con una riforma che punta verso la stabilizzazione, saremo pronti a bloccarle ( se non saranno state ancora avviate) o a transigere. Ad oggi – ha continuato Grosso - non ci sembra che il Governo Schifani intenda procedere, dopo 40 anni di precariato, verso la stabilizzazione degli operai a tempo determinato come emerge dalla sua proposta di riforma che, depositerà sotto le elezioni Europee, e prevede il misero aumento di 27 giornate per I 3 contingenti e l’ingresso di nuovi precari. Ciò, tra l’altro, si registra, nonostante la Regione abbia in corso un procedimento di infrazione per l’uso continuato dei contratti a termine da parte dell’Unione Europea”.
"Qualora invece - ha concluso Grosso - il Governo volesse stabilizzare gli operai forestali, ci troverà dalla sua parte. Gli metteremo a disposizione la nostra proposta di legge che è contenuta nel ddl 664/ 2023 depositato dall’on. Cateno De Luca. Il ddl 664, fa sistema tra territorio, ambiente, patrimonio boschivo, turismi e lavoro ed “individua” le risorse necessarie (250 milioni dal bilancio 2024 e 220 milioni dai fondi fsc) per finanziare i contratti a tempo indeterminato di 16 mila forestali siciliani.