Non è un derby come tanti altri. Non si può negare che la sfida tra Acireale e Catania ha un sapore diverso rispetto alle altre partite di questa stagione di Serie D. Una gara molto sentita da entrambe le tifoserie, sempre state rivali, che non si incrociano ormai da decenni: nel match del girone di andata (terminato 1-0 per il Catania) al Massimino non era stato consentito l’accesso ai tifosi granata e a distanza di quasi cinque mesi, la storia si ripete sul fronte opposto. La sfida infrasettimanale in programma domani alle 15.00 allo stadio Comunale di Aci Sant’Antonio, porta con sè non pochi malumori. La richiesta di rinvio del match non è stata accetta, così come la modifica dell’orario, poco comodo considerando che si tratta di un giorno feriale. D’altra parte fa discutere anche il provvedimento emesso dal prefetto della Provincia di Catania che consente la vendita dei tagliandi esclusivamente ai residenti di Acireale, dando quindi per scontato l’assenza dei tifosi rossazzurri al fine di prevenire l’ordine e la sicurezza pubblica. Insomma la squadra neo promossa per la seconda volta da inizio stagione non avrà i propri tifosi al seguito e il precedente non sorride di certo. Per il Catania l’unica sfida senza sostenitori sugli spalti è coincisa con la prima e sola sconfitta stagionale in casa del Santa Maria Cilento per 2-1. Ma a sole cinque giornate dal termine delle regular season la storia è molto diversa. I rossazzurri hanno dimostrato in lungo e in largo le proprie capacità e a suon di vittorie la promozione è arrivata anzitempo. In casa Acireale, invece, la musica è molto diversa, i granata sono in piena corsa salvezza, al momento occupano una posizione deficitaria in classifica che li vede quartultimi al pari del Paternò a soli 31 punti. I numerosi cambi alla guida tecnica durante la stagione sono utili a riassumere il percorso altalenante dei granata in quest’annata. La squadra adesso guidata da mister Giovanni Ignoffo nelle ultime cinque uscite ha ottenuto solo 5 punti frutto di una vittoria, due pareggi e due sconfitte. Sulla carta non c’è storia e dopo quanto visto domenica al Massimino nelle sfida tra Catania e Lamezia Terme rimangono davvero pochi dubbi. La squadra di Giovanni Ferraro nonostante la promozione ormai acquisita non ha intenzione di rallentare e il motivo è stato più volte sottolineato dallo stesso tecnico. Il Catania ha raggiunto il primo obiettivo di squadra, ma da qui a fine stagione restano in palio gli obiettivi dei singoli che facendo bene e mostrandosi determinanti si giocano la conferma per la prossima stagione. In merito al campo poco traspare, ma Ferraro sembra faticare a scomporre il suo undici titolare. Come visto contro il Lamezia verosimilmente interverrà a partita in corso dando spazio a chi finora ha avuto meno minutaggio. Il fischio d’inizio, come detto, è previsto alle 15.00 di domani. Sugli spalti del Comunale di Aci Sant’Antonio è prevista la presenza di un migliaio di sostenitori granata (ma qualche tifoso catanese residente nelle Aci sarà presente, non ci sono dubbi...), una previsione di pubblico che chiaramente fa rabbia al cassiere granata; se la partita infatti si fosse potuta giocare al Tupparello, allo stadio Aci Galatea, come aveva "promesso" l'amministrazione Alì, l'atmosfera sarebbe stata un'altra e non solo per la più ampia capienza. Malumori condivisi
Catania non farà sconti, Acireale in piena corsa salvezza
Una festa di sport e “sicilianità” rovinata