Un punto fisso diventato un riferimento, una costante divenuta nel tempo certezza assoluta: la presenza di Filippo Lorenzini al centro della difesa rossazzurra fa dormire sonni tranquilli agli appassionati del Catania e meno agli avversari. Poco meno di due metri d’altezza che si concentrano in un mix di affidabilità e determinazione. Filippo Lorenzini, ospite negli studi di SalaStampa ha parlato senza filtri della sua esperienza a Catania e delle sue prospettive future. Il ventottenne toscano ai piedi dell’Etna ha riscoperto se stesso e la sua voglia di mettersi in gioco. Qui ha vissuto l’annata più buia per il Catania che ha poi portato al fallimento, nasce in quest’occasione la voglia di rivalsa per Lorenzini che decide senza pensarci troppo di rimanere a Catania per essere tra i protagonisti della rinascita. “L’anno scorso era finita male, anzi malissimo come tutti sappiamo. Mi sono ritrovato a casa già ad aprile -racconta il difensore rossazzurro-, ma quando in estate iniziavano a girare le voci sulla probabile ripartenza io non ho avuto dubbi. Ho messo in stand-by tutte le proposte arrivate dalla Serie C, attendevo il Catania e sono stato chiaro sin da subito. Al procuratore ho detto che a meno che sarebbe arrivata l’occasione della vita io preferito aspettare per poi nel caso scegliere il Catania a occhi chiusi”. Una scelta fatta ancor prima che l’occasione diventasse concreta, una questione di cuore e senza dubbio di riscatto: “Avevano mostrato interesse nei miei confronti squadre di media classifica in Serie C, oltre la Feralpisalò che poi sorprendentemente ha vinto il campionato, ma non ho rimpianti anche perché non si è mai arrivati al dunque con loro. La verità è che non avevo lo stimolo per andare altrove, avevo proposte già formali e il mio temporeggiare chiaramente me ne ha fatte perdere tante, ma in fondo l’unica cosa che volevo era tornare qui e vincere. Il perché è chiaro, avevo vissuto Catania troppo poco e in un momento troppo buio, sentivo il bisogno di giocare per una piazza importante e sapevo che ciò che avevo visto lo scorso anno non rispecchiava la realtà, ho desiderato fortemente di giocare qui e in questa stagione mi è stato fatto un bel regalo”. Una scommessa fatta con se stesso che si è rivelata vincente, ma che verosimilmente non si è del tutto conclusa. Dopo la promozione matematica arrivata con largo anticipo lo scorso 19 marzo in città ci si diverte a ipotizzare i nomi dei giocatori che potrebbero rimanere in rosa anche il prossimo anno: il più quotato è proprio quello di Filippo Lorenzini. “Io lo spero -dichiara sorridendo il classe ’95 messo davanti a questo dato-, anche perché se sono venuto qua è perché ho l’intenzione di proseguire e far parte di questo percorso di rinascita che è appena iniziato. Sarei felicissimo di rimanere, ma come sapete sta alla società decidere e forse è troppo presto per parlare di questi argomenti perché c’è ancora tanta strada da fare”. Catania fa breccia nel cuore di tutti e non è certamente una novità, il calore della gente rende il tutto più semplice e la città dell’Elefante anche con Lorenzini ha centrato il colpo facendolo innamorare e aumentando in lui la volontà di rimanere qui: “Io mi sono subito trovato bene a Catania, ho preso casa e mi godo la città quando posso. Abitavo con Cristiano Bani che ha lasciato la squadra nella sessione invernale di mercato, ma devo dire che raramente sono solo perché anche mia madre si è innamorata di Catania e ogni due settimane viene”. Come ogni mamma, la signora Paola è la prima sostenitrice del figlio che ci svela anche qualche retroscena: “Mia mamma ormai fa tappa fissa qui, ha tutti i voli prenotati da tempo per assistere a tutte le partite in casa, sta dal sabato al martedì e di volta in volta viene in compagnia di amici e parenti a cui mostra le bellezze di Catania, è diventata un po’ anche casa sua”. La chiave del successo di questo inarrestabile Catania sta anche nella forza del gruppo, coeso e affiatato anche fuori dal campo come ci spiega con il sorriso in volto Filippo Lorenzini: “Oltre al campo passiamo spesso del tempo insieme tra noi ragazzi, giornate intere. Con alcuni andiamo in palestra insieme, poi i pranzi dopo l’allenamento e con altri magari anche la sera ci incontriamo e ci guardiamo un film o ci facciamo una partitella a carte che ci sta sempre. Mi trovo bene con tutti, con Michele Somma in particolare perché siamo sempre insieme siamo un po’ preoccupati per l’infortunio di domenica perché lui è stato sfortunato in passato con il ginocchio quindi speriamo non sia nulla di grave. Per il resto penso che siamo stati proprio bravi a creare un gruppo così unito, perché questo poi lo dimostriamo anche in campo e i risultati si sono visti”.Lorenzini: “Ho aspettato il Catania, volevo scoprire il vero volto della città”
“Futuro? Sarei felicissimo di rimanere”
Lorenzini: “Con Catania c’è un legame speciale, anche mia mamma ne è innamorata”
Un gruppo coeso che ha portato al successo del Catania