Il 2024 è iniziato all’insegna del passaggio dal mercato tutelato a quello libero, ossia dalla modifica dei prezzi su gas e luce, prima fissati dall’Autorità pubblica e ora a discrezione delle compagnie private: in sostanza, se prima il prezzo delle imposte era fisso e uguale per tutti, ora sono le diverse compagnie, in accordo con i clienti, a determinare i prezzi spesso anche competitivi. Il passaggio per il gas è stato effettuato il 1° gennaio, mentre per l’elettricità, inizialmente previsto il 1° aprile, si effettuerà a luglio per permettere alle compagnie del mercato libero di allargare il proprio bacino di utenza.
Sono dunque cambiati i prezzi delle imposte per numerose famiglie, e i dati raccolti da ARERA (Autorità di regolazione per energia reti e ambiente) mostrano come alcune bollette saranno alleggerite, mentre altre potrebbero subire o subiranno degli incrementi anche significativi: per la famiglia tipo (consumo medio di energia elettrica di 2.700 kWh all’anno e una potenza impegnata di 3kw) si registra nel primo trimestre 2024 un calo del 10,8% nella bolletta in tutela per circa 9 milioni di famiglie, e rimarrà tale fino a luglio 2024 con il passaggio dal mercato tutelato a quello libero.
Le tabelle dei prezzi relative al primo trimestre 2024 (gennaio-merzo) mostrano che il prezzo finale dell’energia elettrica per la famiglia tipo è di 25,24 centesimi al kWh, imposte incluse, contro i 28,29 centesimi di euro al kWh del trimestre precedente (ottobre-dicembre). In questo modo, la spesa per la famiglia tipo nell’anno scorrevole (tra il 1° aprile 2023 e il 31 marzo 2024) sarà di circa 684€, ben il 50% in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (1° aprile 2022 - 31 marzo 2023).
Per il gas, invece, il passaggio è stato effettuato il 1° gennaio ed è stimato per il primo trimestre del 2024 un aumento del 6,9%, circa 158,25€ in più sulla bolletta, che porteranno a numeri elevati superiori anche a 300 o 400€, in base ovviamente al consumo di gas. A partire dal secondo trimestre del 2024 (aprile-giugno) si registrerà un calo con l’arrivo della bella stagione, garantendo una boccata d’aria fresca ai consumatori.