di Nicoletta Fortunata Dammone Sessa Scordia reagisce all’emergenza covid19. Fin dal primo momento di allarme sociale l’amministrazione comunale e il primo cittadino Franco Barchitta hanno attuato ordinanze sindacali che impongono alla gente di tenere un comportamento corretto per evitare il contagio del virus. Tutto ciò attraverso piani di contenimento e mettendo in atto le ordinanze indette da Giuseppe Conte. Scordia ha fornito ai propri cittadini informazioni necessarie e aiuti reali: divulgazione delle norme igieniche approvate dall’Istituto Superiore di Sanità, disinfezione e sanificazione delle strade urbane. L’Ufficio Postale in collaborazione con l’Arma dei Carabinieri sta attuando la consegna delle pensioni a domicilio, sotto richiesta del destinatario, per evitare assemblamento nell’Ufficio Postale, per i pari e i più di 75 anni. È già presentabile la domanda “Bonus Spesa”, attivi servizi di sostegno telefonico, dedicati alle famiglie per affrontare il disagio legato all’attuale stato di emergenza. Stare a casa è l’unica arma che la popolazione, in toto, possiede per sconfiggere questo virus che ha rotto gli equilibri sociali e personali. Nulla è più lo stesso: le relazioni sociali sono vincolate, le vite sembrano essere in stand by. Numerosi artigiani e commercianti hanno dovuto chiudere, temporaneamente, le proprie attività per tutelare la salute di sé stessi e degli altri. Questi sono sacrifici che Scordia sta mettendo in atto che non possono e non devono essere vanificati da coloro che non rispettano le regole, o meglio da coloro che non rispettano la vita dei propri simili. Secondo il decreto del Presidente della Regione Sicilia Nello Musumeci, i controlli devono intensificarsi. Difatti, Scordia è pieno di posti di blocco effettuati da vigili urbani, Carabinieri e Guardia di Finanza per verificare i giusti e civili comportamenti dei cittadini. È noto a tutti che bisogna uscire da casa una volta al giorno, ad uscire deve essere un singolo componente del nucleo familiare per andare a far la spesa o per situazioni di emergenza. Eppure, per le strade di Scordia in molti girano indisturbati. Dinanzi ai supermercati della zona coppie e intere famiglie sostano per poter entrare dento a far la spesa. Giornalmente questo si ripete. Come se andare a far la spesa avesse sostituito gli aperitivi e gli incontri con amici e parenti. Tutto ciò non rende gli individui coraggiosi ma creatori di un male che se li colpirà contagerà tutti. Troppa gente in giro a far la spesa o con la scusa di farla. Eppure il primo cittadino su Facebook era stato abbastanza chiaro: “Stiamo consumando dei sacrifici in questi giorni. Stare a casa, per molti aver chiuso la propria attività, sono sacrifici che hanno stravolto la vita di tutti. Sacrifici che non possiamo vanificare. L’ultimo sforzo ci farà riprendere le proprie vite, i propri affetti. San Rocco ci protegge”.