Il covid19 ha sconvolto le vite di tutti, ogni consapevolezza, ogni gesto ritenuto normale o di routine adesso non è più garantito. La quotidianità è mutata ciononostante l’arte a Scordia non si ferma. La musica è linfa vitale per chi produce e per chi ascolta. La musica salva l’animo, rifugio di emozioni e sogni. Nancy Bruna Accordino, in arte Nabrù, canta da quando aveva solo 6 anni. Crescendo ha coltivato questa passione studiando presso l'Accademia del Musical. Lì ha conseguito il diploma e attualmente continua gli studi di canto pop presso il conservatorio. Nabrù negli ultimi mesi ha lavorato ad alcuni singoli per i quali aveva fissato una data di uscita, data che, nonostante il periodo buio e oscuro che stiamo attraversando, ha deciso di mantenere. Il 22 aprile 2020, infatti, giorno del suo compleanno, uscirà l'EP NABRÙ che contiene anche il singolo Il Mio Riscatto (presto su tutte le piattaforme Musicali). Il singolo è stato prodotto dall'artista e da Lele Gambera. I Testi scritti da Rocco Andrea Amantia anch'essi scordiensi. L'immagine di NABRÙ è curata da Silvana Matarazzo di Palazzolo Acreide che sceglie sempre con cura ed eleganza ogni outfit e non solo. La grafica è stata curata nei minimi dettagli dallo scordiense Gaetano Favara il quale nell'immagine che ha raffigurato centra in pieno le tematiche affrontate nei pezzi musicali: è raffigurata l'artista Nabrù di spalle come se dal balcone di casa abbracciasse il mondo con la sua voce e la sua energia...quel mondo che speriamo presto di riabbracciare. Il progetto tratta temi profondi, nello specifico nel brano Il Mio Riscatto viene messa in risalto la debolezza dell'uomo ma nello stesso tempo anche la forza dell'essere umano, la sua voglia di riscattarsi nonostante tutto. Alla cantautrice abbiamo domandato quale fosse il suo personale riscatto ed ha dichiarato: “Il mio riscatto è stato quello di riprendere il viaggio della vita guardando essa da un'altra prospettiva, concentrando il mio punto di vista sulle cose semplici, le più belle. Ho iniziato a dare valore alla ‘vita vera’. Ho compreso quanto fosse importante il sole al mattino, cosa a cui non avevo mai fatto caso. Davo tutto per scontato! Il mio è stato un viaggio interiore difficile ma doveroso per la salvezza dell’anima che spesso viene inghiottito dai beni materiali dimenticando i veri valori della vita. Diverse sono state le tappe di questo viaggio, spesso dolorose, e diversi i passeggeri. Ma posso dire che è proprio dal dolore che sono rinata più forte di prima. Dopo questo mio il blocco... il mio viaggio mi ha posto dinanzi la ‘fermata della creatività’ che per me è stata una salvezza e poi da lì solo un sentiero, quello delle emozioni”! Nicoletta Fortunata Dammone Sessa