Spesso si associa l'essere anziano all'essere malato. In realtà le due cose con sono l'una la conseguenza dell'altra. Secondo il prof. Vecchio la prevenzione è scoperta ma non bisogna mai perdere la speranza. "Un soggetto , in questo caso un'anziano che non ha attenzioni rischia di deprimersi. Il benessere del corpo inteso in senso estetico, la cura di se tramite la palestra, dedicare tempo ai propri hobby fa si che venga coltivata la dignità dell'individuo. La terza età ha sempre rappresentato saggezza e rispetto, oggi si rischia di classificare un'anziano come un soggetto con deficit della memoria e dell'intelligenza. Questo fa si che la speranza nell'anziano diminuisca. L'anziano che viene ancorato alla pensione, al farmaco, ai ticket, vive una forte condizione di ansia che lo porterà alla decadenza. Dietro le rughe c'è la dignità. La salute va controllata ma non bisogna tagliare le ali alla speranza".Queste le parole del prof. Vecchio mentre secondo la prof.ssa Tornali: "Le persone non hanno paura dell'età ma delle malattie. Spesso i giovani hanno patologie gravi, la malattia invecchia ma non è l'età che determina la malattia. Senza la malattia la vita si evolve con dignità ma la malattia può essere prevenuta appunto con le accurate prevenzioni. Non bisogna dimenticare che il malessere psicologico, l'ansia, sono fattori che tendono a far invecchiare poichè l'essere umano è fatto di anima e corpo". Purtroppo non si parla spesso di sesso della terza età. Sembra quasi un tabù, un argomento che viene evitato, spesso ignorantemente deriso. In questo il prof. Ignazio Vecchio si esprime con fermezza: "Nel viso di un essere umano contano due cose essenziali, la luminosità degli occhi e la mimica. Si uccide la dignità di una donna anche con la pornografia. Con il declino della fisicità la donna viene offuscata mentre invece il suo viso ed il suo corpo esprimono mimica e bellezza. La medicina deve abituarsi al recupero di tutto ciò. Il dovere del medico è quello di incitare l'anziano a sentirsi bene con se stesso, a leggere per invogliare la mente, a passeggiare. Non bisogna solo chiedere le analisi mediche. In senso virtuale il sesso non conosce età, è certamente lecito nella terza età. E' sbagliato pensare che ci siano età in cui non si può far sesso, tolte le patologie cronache, l'uomo e la donna se possono devono fare sesso con le modalità della propria età, come desiderano, come ne hanno voglia. Una coppia di anziani che si abbraccia, manifestando esteriorità affettiva, con un bacio, con una carezza, bisogna guardarli con ammirazione".Conclude la prof.ssa Tornali: "I progetti, le ambizioni, evitano le insoddisfazioni. Il gusto della scoperta rende la donna combattiva, sicura di se. La sessualità è essenzialmente nel nostro cervello, è un aspetto neuro-ormonale. Alcune emozioni sono più belle nella terza età". Di anziani si dovrebbe parlare più spesso. Forse così si comprenderebbe il valore da dare loro. Purtroppo per il momento si parla di virus. L'ansia da covid è stata sostituita dall'ansia per il vaiolo della scimmia. In realtà non bisogna alimentare allarmismi ingiustificati poichè la situazione deve solo essere monitorata dato che i vaccinati hanno una copertura indicativa dell'80%. Il prof. Ignazio Vecchio, noto neurologo e la prof.ssa Cristina Tornali, fisiatra e direttore del Centro di Accademia di Arti Sanitarie al Cappello di Archimede affrontano il tema della terza età. Nelk format di SicraPress non si parla soltanto di virus ma di dignità dell'essere umano
Parlando di terza età è fondamentale il rispetto alla femminilità e all'espressione del sentimento attraverso tenerezze amorose.