La cerimonia di premiazione della quarta edizione del premio “Giovanni Verga” si è tenuto al lido dei Ciclopi, mescolandosi con i luoghi ameni dei grandi classici del poeta. Tra lo sciabordio delle onde e i Faraglioni di Aci Trezza. Il premio, istituito dall’Ersu di Catania in collaborazione con l’Università degli studi di Catania, la Fondazione Verga e l’Ecomuseo Riviera dei Ciclopi, nasce con l’intento di premiare con una borsa di studio, gli studenti più meritevoli che si siano, una volta iscritti al bando di iscrizione chiuso il 5 giugno, come cimentati nella stesura di un brano tratto dalle opere verghiane e partecipato ad un corso che ha preparato i concorrenti per recitare ed interpretare i classici del poeta siciliano. Il presidente arch. Salvatore Sorbello ha chiarito come “l’ERSU debba sempre più rendersi efficiente nei servizi essenziali per gli studenti ma al contempo la volontà di implementare quelli attinenti la Cultura, l’Arte e l’impegno sociale, perché compito delle agenzie educative deve essere sempre più contribuire a formare cittadini consapevoli ed orientati al bene comune”. Ampio riconoscimento per il lavoro svolto dall’Ufficio Comunicazione ERSU, con a capo il dr. Giampiero Panvini assistito dalla dr.ssa Clara Lo Monaco, che ha gestito l’intera organizzazione del complesso evento. Tra gli ospiti anche la prorettrice dell’ateneo catanese, Francesca Longo. In prima fila anche il deputato regionale Giuseppe Lombardo, presidente dei Questori dell’ARS. Tre le borse di studio in palio, rispettivamente dell’importo di euro 1.000,00; euro 700,00 ed euro 500,00. La giuria, nominata appositamente dall’ , ha decretato, alla fine della cerimonia tenutasi nel pomeriggio al lido dei ciclopi i tre vincitori delle borse di studio e del premio alla cultura. La docente entusiasta ha consegnato i premi motivandone la vittoria. I finitori del premio alla cultura: direttore dell’Ansa e autore del volume “i libri si sentono soli” la storia autobiografica che narra della splendida e ricchissima biblioteca ereditata dal nonno.«Un libro che parla di libri e che analizza la storia dalle due guerre ad oggi». e entrambi attori, che, definiti così dalla presidentessa della giuria «Sono capaci di spaziare dall’ironia, al dramma. Dall’ira alla tragedia senza soluzione di continuità». Il tema della quarta edizione del premio Giovanni Verga si intitola “Luoghi e percorsi verghiani” e dove meglio della Sicilia ricercare tali luoghi per lasciarsi ispirare e rendere ancor più concreti i temi verghiani. I Malavoglia, Rosso malpelo e Storia di una capinera, queste le tre opere più celebri del Verga e che sono state portare in scena sul palcoscenico del premio Verga. Giovani studenti e studentesse, in seguito al corso di recitazione seguito questo giugno, hanno interpretato i testi rendendoli vivi, nuovamente, tra i Faraglioni, nell’incantevole Aci Trezza: luogo a cui i testi appartengono. Vivere l’università, in una modernità incerta ed in un futuro ancora più in certo: col desiderio di emigrare verso nuove terre per cercare fortuna e ricchezza, in tema con il romanzo dei malavoglia o cercare di valorizzare la propria terra senza lasciarsi scoraggiare dalle difficoltà evidenti che la imprigionano? La Sicilia è una terra di cultura- conferma con tono deciso il vicepresidente dell’ Ersu Salvo Cannizzaro- «l’intento del premio è infatti quello di avvicinare gli studenti alla rilettura di grandi classici come quelli verghiani, riscoprendo le risorse della nostra terra e riprendendo una didattica più vivace». Uno sguardo alla letteratura, ai grandi classici e poeti è infatti un ottimo punto di riferimento per lasciarsi guidare nei momenti di incertezza e per trovare risponde a domande che non pensavamo di esserci posti.I vincitori del premio alla cultura
Ersu di Catania
Sara Zappulla Muscarà, presidentessa delle giuria,
Luigi Condu
Mariano Reggilo
Annateresa Regini
Luoghi e percorsi verghiani: dove i testi riprendono vita
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