Oggi, 11 marzo, si è tenuto un flashmob davanti la sede Pfizer di Catania e una manifestazione in piazza Stesicoro, al grido di "stop alla privatizzazione dei vaccini". La manifestazione ha voluto puntare un riflettore sulle problematiche più urgenti per chiedere la garanzia di avere accesso a farmaci e vaccini per tutti, chiedendo che "nessun brevetto blocchi i vaccini”. Esattamente un anno fa l'Organizzazione Mondiale della Sanità dava un annuncio al mondo: ci troviamo in una pandemia. Il 9 marzo è poi trascorso un anno da quando l'allora Premier Giuseppe Conte dichiarava l'Italia "zona protetta". Ma cosa è cambiato a distanza di un anno? da qualche mese è partita la campagna vaccinale, ma sono stati fatti progressi? Da diversi rappresentanti di sindacati, partiti e associazioni si è levata la polemica per cui l'attuale produzione di vaccini non basta. I vaccini, coperti da brevetto, escludono di fatto dalla produzione la quasi totalità dei laboratori mondiali. Chiara Platania, di Potere al Popolo, chiarisce le intenzioni della manifestazione: < Alle multinazionali - Pfizer, AstraZeneca ecc. - viene criticato il mantenimento del monopolio sui vaccini, anteponendo il profitto alla salute. << Già da marzo dell'anno scorso avevamo chiesto che non ci fosse la brevettazione, quindi la proprietà intellettuale sui vaccini - ha dichiarato Dafne Anastasi, di Unione Sindacale di Base - le regole di mercato dovevano essere lasciate fuori dal diritto alla salute di tutte e tutti. Le multinazionali farmaceutiche hanno imposto le loro condizioni, ma non si può brevettare la salute, non ci possono essere principi di carattere economico quando si parla della salute>>. È stata quindi denunciata una malgestione del piano di produzione e distribuzione dei vaccini, la cui conseguenza sarebbe il rallentamento della campagna vaccinale, provocando una serie di ritardi che, dopo un anno di pandemia, non ci si può permettere. L'evento ha voluto porre l'attenzione su un concetto: "è assurdo che un vaccino prodotto attraverso ricerche pubbliche, con finanziamenti pubblici, sia bloccato da un brevetto privato. Infatti gli Stati, cioè noi, hanno finanziato la ricerca pubblica di questi vaccini, sia attraverso finanziamenti diretti, sia indiretti”. La manifestazione in piazza a Catania ha voluto promuovere un'iniziativa a livello europeo, per dire no alle privatizzazioni, promuovere diritto al lavoro e al reddito e sbloccare i brevetti sui vaccini e sui farmaci necessari per combattere la pandemia. Secondo Damiano Cucè (Potere al Popolo) < È intervenuto alla manifestazione anche Mimmo Cosentino, segretario regionale di Rifondazione Comunista: <Il vaccino dovrebbe essere di tutti?